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Nucleare in Iran: l’accordo ci mette davvero al sicuro?

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E’ stato raggiunto l’accordo tra l’Iran e le potenze mondiali sul futuro del programma nucleare iraniano. L’Iran potrà ottenere la revoca delle sanzioni internazionali, se ridurrà in maniera significativa la portata del proprio programma nucleare, che verrà sottoposto a ispezioni. L’accordo troverebbe applicazione nella prima metà del 2016 e soprattutto, nelle intenzioni di molti Paesi, fra i quali Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina e Francia, c’è l’obiettivo di mettere a punto un testo specifico, per impedire all’Iran di dotarsi dell’arma atomica.

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In cambio del monitoraggio internazionale del programma nucleare, l’Iran ha chiesto la revoca delle sanzioni internazionali e solo per raggiungere questo obiettivo i rappresentanti del regime di Teheran hanno deciso di sedersi al tavolo del negoziato. Sarebbe stato raggiunto un compromesso anche sulla questione dell’embargo su armi convenzionali e missili balistici, che l’Iran vorrebbe revocato nell’immediatezza.

L’accordo

Secondo l’accordo raggiunto tra l’Iran e le potente internazionali, le attività per l’arricchimento dell’uranio saranno limitati a determinati periodi e avranno sede solo nella struttura di Natanz. In questo modo l’Iran sarà impedito nel produrre un’arma atomica in meno di un anno. Limitazioni anche per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo, che proseguiranno secondo modalità concordate.

Inoltre il sito sotterraneo di Fordow diventerà soltanto un centro di ricerca. E’ stato stabilito anche che il reattore di Arak, che serve per produrre plutonio, sarà riconvertito. Verificato il rispetto dei principali impegni dell’Iran, l’Unione Europea e gli Stati Uniti termineranno le sanzioni connesse al nucleare. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu interverrà per revocare le sanzioni e mantenere alcune restrizioni per un periodo concordato.

Siamo veramente al sicuro?

Con il raggiungimento di questo storico accordo, una questione che si è dibattuta per molti anni sembra essere risolta. Questo vuol dire che veramente l’Iran si atterrà alle disposizioni di riduzione sul nucleare? Possiamo essere sicuri sul fatto che i controlli da parte delle altre potenze mondiali risultino efficaci? E’ complesso dare un giudizio, perché lo spettro delle armi nucleari ha sempre rappresentato un motivo di paura a livello mondiale.

L’idea che qualche Stato possa lavorare di nascosto alla realizzazione di un’arma atomica può trovare una sua limitazione nell’ambito di un programma internazionale, che strutturi dei controlli ben programmati. Tuttavia dobbiamo fare sempre i conti con un timore fondato, anche perché spesso neanche la CIA, con le sue stime, riesce a stabilire veramente quanto uno Stato sia in grado di possedere armi di questo genere e quanto sia capace di utilizzarle.

L’ombra inquietante del nucleare resta sempre incredibilmente presente nelle nostre menti, anche perché specialmente in passato molti Paesi hanno avviato dei test, i cui effetti si vedono ancora oggi. Basti pensare in questo senso ad alcune regioni della Russia, che rimangono fortemente radioattive. Un accordo internazionale è qualcosa di ufficialmente importante, ma è impossibile che allontani completamente la paura di una vera arma di distruzione di massa.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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