Ancora in fase di discussione il cosiddetto Dpcm Natale che verrà firmato domani, ovvero il decreto che regolamenterà il comportamento degli italiani durante le festività. Sarà firmato domani e dovrebbe entrare in vigore il prossimo 21 dicembre fino al 6 gennaio.
Difficile mettere d’accordo tutte le parti: Giuseppe Conte, il ministro Boccia e i capidelegazione di maggioranza per ora avrebbero concordato sull’apertura dei ristoranti a mezzogiorno nei giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio (voluto fortemente dall’Italia Viva del ministro Teresa Bellanova) e sugli spostamenti interregionali concessi solo per chi ritorna nella propria residenza o domicilio. Crociere e stagione sciistica sono entrambe sospese fino a data da destinarsi. Francia e Germania dovrebbero tenere chiusi gli impianti a loro volta e si pensa a una quarantena per chi rientra da nazione dove invece sono aperti (come la Svizzera), ma non è ancora stato deciso nulla.
Per quanto riguarda la questione scuola, Conte vorrebbe far tornare sui di banchi gli studenti il 14 dicembre come “gesto simbolico”, ma è ritenuto improbabile.
Ancora da discutere la questione dei ricongiungimenti e alberghi, delle seconde case e delle aperture dei bar, ma deve esserci ancora un incontro tra governo e Regioni prima della riunione del Consiglio dei Ministri, in cui proprio si parlerà di questi punti. Infatti, i governatori chiedono maggior morbidezza, mentre il governo vorrebbe imporre una stretta su spostamenti e sugli orari di apertura dei bar per evitare assembramenti durante i giorni di festa.
A spingere per un maggior severità nelle norme è il ministro Speranza, sostenuto da Boccia e Franceschini, mentre Bonafede del Movimento invita alla prudenza ma non alla chiusura, favorevole alle apertura Bellanova.
I limiti per i giorni più a rischio, ovvero 24 e 25 dicembre e 1° gennaio, prevedranno il divieto di uscita dal Comune, mentre per quanto riguarda gli “assembramenti” casalinghi, si prospettano dei consigli ma non degli obblighi. Si inviterà a passare pranzi e cene esclusivamente con persone conviventi (al massimo sei). Il coprifuoco sarà confermato alle 22 (e di conseguenza la messa di Natale anticipata alle 20) mentre l’orario di apertura dei negozi si pensa di estenderlo fino alle 21.
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