[didascalia fornitore=”ansa”]Manifestazione a Napoli dopo la violenza delle baby gang[/didascalia]
Le foto della baby gang di Montesanto, una delle tante che terrorizza Napoli, sta facendo il giro del web. Sono immagini prese da Facebook, una vetrina per questi ragazzini che fanno e vogliono fare paura.
Posano come se fossero in un film. In mano hanno mazze, coltelli, pistole e tirapugni. Hanno dagli 8 ai 12 anni. Piccoli già strappati all’infanzia da una città che sa essere meravigliosa ma anche crudele, dove il male divora parte degli abitanti lasciando spesso impotente e indifesa la parte sana, più grande ma più silenziosa. La baby gang in posa è quella della Parrocchiella, nel rione Montesanto.
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Immancabile, nella bocca di uno dei ragazzini c’è la sigaretta. Fa lo sguardo più da duro.
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«Facciamo paura, QS» è il loro motto. QS è la sigla della zona di appartenenza, i Quartieri Spagnoli. E le foto del cugino, anche lui ragazzino, latitante.
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Una delle tante baby gang che scorrazzano a Napoli. In fondo lo stesso Arturo, il ragazzo di 17 anni accoltellato una settimana prima di Natale, lo ha detto: «So che ci sono stati anche altri ragazzi, penso di essere solo uno di una lunga serie e purtroppo ce ne saranno altri ancora». Solo che tra poco non faranno più notizia.
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