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Muore a 75 anni l’attivista nativa americana Sacheen Littlefeather

Si è spenta all’età di 75 anni l’attivista Sacheen Littlefeather, famosa per il suo intervento agli Academy Awards del 1973.

Il rifiuto dell’Oscar – Nanopress.it

Nel 2018, la donna aveva rivelato di essere stata colpita da un tumore al seno e proprio la questa malattia l’ha consumata lentamente fino a provocarne il decesso nella sua casa in California.

Sacheen Littlefeather

Aveva 26 anni Sacheen Littlefeather quando salì sul palco degli Academy Awards del 1973 rivelando che Marlon Brando non avrebbe accettato l’oscar per il Padrino.

Questo è l’episodio principale per cui viene ricordata al donna ma dietro la sua personalità c’è molto altro. L’attivista acquisì notorietà in quella celeberrima notte degli Oscar, resa memorabile proprio per l’assenza dell’attore del Padrino.

Prima di quel giorno, Sacheen Littlefeather ha posato come modella e negli anni Ottanta partecipò a diverse campagne per la lotta contro l’Aids, causa della morte del fratello.

Il suo nome in italiano significa letteralmente Piccola Piuma ma invece rappresenta una grande donna apache che divise molto l’opinione pubblica in quell’intervento famoso al Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles.

La donna ricevette insulti e prese in giro, addirittura John Wayne la minacciò e venne fermato dalle guardie presenti in sala.

Negli anni successivi si cimentò come attrice ma la sua attività principale fu sempre quella di attivista per i diritti dei nativi americani.

Di lei si era parlato di nuovo l’anno scorso, quando l’Academy of Motion Picture Arts and Science, ovvero l’organizzazione che assegna gli Oscar, si scusò dopo ben 50 anni, per come era stata trattata in quella celeberrima cerimonia.

Lei rispose in modo scherzoso, affermando

“noi indiani siamo pazienti, sono passati solo 50 anni!”.

La donna commentò così le scuse ricevute e poi tornando seria, aggiunse che non avrebbe mai pensato di vivere tanto a lungo da sentire queste parole, ricordando con tristezza che quel giorno sul palco era completamente sola, in difesa del suo popolo.

Il rifiuto dell’Oscar

Parliamo proprio di quell’episodio che l’ha vista salire sul palco dove venivano assegnati gli Oscar, cerimonia che Brando decise di boicottare.

Il discorso di Marlon Brando – Nanopress.it

L’attore ricevette il premio come migliore attore per il ruolo interpretato nel Padrino, ma al suo posto salì appunti Sacheen Littlefeather fra gli occhi increduli dei presentatori Liv Ullmann e Roger Moore.

Allora aveva solo 26 anni e con il suo abito tradizionale Apache, rispose alla chiamata dei presentatori che la annunciavano come colei che doveva ritirare il premio di Brando.

In realtà, Sacheen aveva con sé circa 8 pagine di discorso con cui l’attore si faceva portavoce di una situazione insostenibile, riguardante proprio le discriminazioni contro i nativi americani.

La donna alzò la mano per rifiutare la statuetta e sotto gli occhi increduli di 85 milioni di telespettatori cominciò ad esprimere il pensiero di Marlon Brando, riassunto in 60 secondi poiché aveva solo quelli a disposizione.

“con grande ramamrico questo premio non può essere accettato e le ragioni sono il maltrattamento riservato agli indiani d’america nell’industria cinematografica e i recenti avvenimenti a wounded knee”

queste le parole di apertura del discorso, con chiaro riferimento all’eccidio di un gruppo di Sioux Lakota da parte dell’esercito americano.

In fatti risalgono al 1890 nell’ambito delle guerre sioux, precisamente dopo l’assassinio di Toro Seduto.

Marlon Brando era un forte sostenitore dei nativi americani e non accettava le discriminazioni in alcun modo, per questo motivò boicottò gli Oscar del 1973 dando il discorso a Sacheen e dicendole di non toccare la statuetta.

Il premio vinto per l’interpretazione magistrale del Padrino, l’anno precedente, rimase lì in segno di protesta per il modo in cui venivano trattati gli indiani nativi d’America da parte di Hollywood e degli Stati Uniti e nella storia, fu il secondo attore dopo George Scott a rifiutare l’Oscar.

 

 

 

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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