Mozzarelle di bufala non DOP e latte adulterato utilizzato nel ciclo produttivo: sono questi i capi d’accusa per cui è stata avviata un’operazione della Guardia di Finanza a carico di allevatori, rivenditori di latte e titolari di caseifici nel Casertano, con l’obiettivo di contrastare le frodi agroalimentari.
In particolare, l’inchiesta riguarda le mozzarelle di bufala campana vendute impropriamente con il marchio dop. Gli indagati sono accusati di diversi reati: alterazione del latte utilizzato nel ciclo produttivo, commercializzazione di prodotti alimentari parzialmente nocivi per la salute, nonché contraffazione del marchio.
Il primo bilancio dell’inchiesta intitolata ‘Aristeo’, coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, e affidata alla Guardia di Finanza della compagnia di Marcianise, controllata dal capitano Davide Giangiorgi, ha portato al sequestro di tre aziende e all’applicazione di misure interdittive per allevatori, rivenditori di latte e titolari di caseifici casertani.
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