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Il canadese Jonathan Pitre è morto a diciassette anni dopo una vita piena di sofferenze causate dalla malattia di cui soffriva, una malattia genetica rara chiamata epidermolisi bollosa, che rendeva la sua pelle molto fragile. I giovani che hanno questa malattia vengono chiamati bambini farfalla perché la loro pelle è talmente delicata da lacerarsi svolgendo azioni semplicissime che fanno parte della quotidianità, come lavarsi, cambiarsi d’abito, ma anche mangiare. Eppure nella sua breve vita Jonathan è stato un esempio di coraggio e determinazione per tutti.
La stampa locale racconta che un paio di anni fa il ragazzo aveva deciso di sottoporsi a un trattamento sperimentale che prevedeva l’uso di cellule staminali. Ma la settimana scorsa Jonathan ha avuto un brusco peggioramento nelle sue condizioni di salute, ed è stato ricoverato in ospedale con la febbre molto alta. Fino a mercoledì scorso, quando le sue condizioni di salute sono peggiorate sempre più fino a portarlo alla morte.
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