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Monte Bianco, il direttore di Rai 2 difende il programma: ‘E’ stato fatto a impatto zero’

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Monte Bianco, secondo il direttore di Rai 2, è un programma fatto a impatto zero. Non avrebbero, quindi, ragione di esistere le polemiche che sono state sollevate dal Cai, secondo il quale il programma televisivo condotto da Caterina Balivo e da Simone Moro sarebbe solo un palcoscenico per fare audience. Angelo Teodori in conferenza stampa ha fatto presente che non si può parlare affatto di deturpazione del territorio. Il fine della trasmissione è quello di raccontare la bellezza della montagna e le reazioni umane dei concorrenti, che l’hanno scalata. Ha specificato che, per il programma tv, si è restati nel versante italiano e che i concorrenti sono esseri umani come gli alpinisti.

Secondo Simone Moro, le preoccupazioni manifestate da molti sarebbero state soltanto preventive. Monte Bianco, come ha confermato il direttore di Rai 2, è un programma ad impatto zero, perché, anche secondo Moro, i concorrenti sono esattamente come quelli che si iscrivono ad un corso del Cai e che ricorrono alle guide alpine per farsi accompagnare in montagna. Simone Moro ha ribadito che proprio queste figure professionali previste dalla legge sono state chiamate in causa, per fare tutto per bene. Getta acqua sul fuoco anche Caterina Balivo, che, dichiaratasi entusiasta del progetto, ha fatto notare come le polemiche scatenate nell’estate precedente per una trasmissione che sarebbe andata in onda nei mesi successivi siano state ingiustificate.

Aggiornamento del 4 novembre 2015 a cura di Giorgio Rini

Cai contro il programma di Rai 2: ‘Una follia, non rispetta la montagna’

Parliamo di Monte Bianco e delle polemiche sorte in queste ore contro il nuovo programma televisivo di Rai 2, condotto da Caterina Balivo a partire dal prossimo novembre. A far scatenare la polemica, senza troppa diplomazia, ma in un attacco frontale in piena regola, è il Cai: l’associazione Club Alpino Italiano, infatti, ha già ribattezzato il docu-reality registrato a Courmayeur come L’Isola dei Famosi delle Alpi dicendosi contrario all’utilizzo della montagna per fini di spettacolo e di audience. Lo show nemmeno è ancora cominciato e già finisce nell’occhio del ciclone.

Il programma Monte Bianco, infatti, prevede che dei Vip siano addestrati da guide alpine per un’avventura televisiva tra i monti (ci sarebbe già una data di partenza: dal 20 novembre su Rai 2). Alla notizia, il Cai ha sbottato, bollando così lo show, prima ancora di vedere in onda la prima puntata: ‘Stiamo rasentando la follia, perdendo il buon senso e il rispetto per la montagna’.

In particolar modo, a destare perplessità le telecamere del servizio pubblico radiotelevisivo a Courmayeur, dove si sta registrando il nuovo format. Non si può – dicono gli Alpinisti in una nota diffusa da Repubblica Torino – usare la montagna per fini di spettacolo, ma al contrario andrebbe auspicato ‘il rispetto ambientale per salvare il salvabile e non per farne un ulteriore palcoscenico al fine di fare ‘audience”.

Del resto, non sono state risparmiate critiche alla conduttrice Caterina Balivo. Detto fatto: il Cai ha accusato la presentatrice di non essere all’altezza. Durante le registrazioni del programma, l’ex Miss Italia ha scritto su Instagram di essere ‘pronta con le scarpe da trekking’. L’affermazione non è per niente piaciuta al Cai: ‘In ‘quota’ – questa la replica – si usano scarponi d’alta montagna e non scarpe da trekking!’.

Dall’associazione fanno sapere che il reality Monte Bianco scontenterà chi la montagna la pratica seriamente e, per questo, ne rimarrà ‘sconcertato’. Immediata, dunque, la richiesta esplicita alla Rai, in queste ore impegnata per le nuove nomine: ‘Si spera che qualcuno nel palinsesto prenda coscienza ravvedendosi in tempo di ciò che si stava pensando di fare per non deturpare il paesaggio con un altro reality di sopravvivenza tipo L’Isola dei Famosi o uno di esplorazione alla Pechino Express’. Dagli addetti ai lavori Rai e dalla casa di produzione Magnolia, però, nessuna replica. Almeno per ora.

Raffaele Di Santo

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