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Mobilitazione nazionale in Francia, occupati gli aeroporti di Charles-de-Gaulle e Gare de Lyon

Oggi 23 Marzo è il primo giorno di mobilitazione che è stato organizzato a livello nazionale dopo che la riforma pensionistica è stata approvata senza il voto parlamentare.

Oggi prima giornata di mobilitazione nazionale in Francia- Nanopress.it

Numerosi sono i disagi che questa prima giornata di mobilitazione nazionale potrebbe causare, soprattutto quello all’interno dei servizi di trasporti e della scuola. Secondo le previsioni della polizia, molto probabilmente oggi parteciperanno circa 800.000 persone nell’intero paese.

Cosa sta accadendo in Francia

Oggi è una nona giornata di manifestazione che si sta tenendo in Francia, una protesta in cui si combatte contro la riforma delle pensioni la quale è già stata approvata dal governo. La manifestazione in questione potrà creare numerosi problemi al Paese anche a causa di uno sciopero generale. Si tratta di uno sciopero che riguarda soprattutto il settore pubblico che renderà molto difficile per la popolazione il riuscire a raggiungere i luoghi desiderati andando a creare così molto traffico.

È stata richiesta anche la presenza, nella manifestazione, anche dei conducenti della metropolitana anche se è previsto uno stop inerente alla rete ferroviaria in quanto soltanto la metà dei treni ad alta velocità circolerà insieme ad un terzo dei treni regionali. Inoltre Parigi continua ad essere coperta di rifiuti abbandonati tra le strade proprio a seguito delle giornate di sciopero dei netturbini i quali continueranno questa protesta fino al lunedì.

Degenera la situazione durante la manifestazione a Parigi- Nanopress.it

Vanno avanti anche le azioni di blocco riguardo ai depositi petroliferi, strade, porti, e trasporto aereo, scuola, e università. Inoltre, i manifestanti a Parigi hanno persino occupato l’aeroporto Roissy-Charles-de-Gaulle e la Gare de Lyon.

Preoccupano anche le riserve di cherosene all’interno degli aeroporti di Orly e di Roissy-Charles-de-Gaulle. Inoltre, sembra essere abbastanza critica la situazione all’interno dei due scali Parigini. Si tratta di una situazione provocata dallo stop di una raffineria in Normandia che attualmente sta scioperando per protestare contro la riforma previdenziale. Durante i giorni passati il governo ha mandato un’ordinanza così che si potesse scattare la precettazione dei lavoratori all’interno del sito Normanno, una misura che ancora non è stata notificata in via ufficiale.

Da diversi giorni a questa parte, la Dgac ha avvertito le compagnie aeree riguardo alle riserve di cherosene spingendoli ad assumere le dovute precauzioni, invitandoli a restare ben attenti su ciò che sta accadendo negli aeroporti Parigini. A tali tensioni si va poi ad unire una situazione sempre più preoccupante riguardo alla penuria di benzina e gasolio presso le stazioni di servizio della Francia.

La prima giornata di mobilizzazione nazionale

Il 23 marzo è stata organizzata la prima giornata di mobilizzazione messa in piedi a livello nazionale dal momento in cui la legge pensionistica è stata adottata senza ottenere il lascia passare del parlamento. Una situazione che è stata possibile dopo aver utilizzato l’articolo 49.3 della Costituzione.

Durante la scorsa serata circa 100 persone hanno organizzato una manifestazione spontanea a Parigi. Pare che la polizia abbia affermato che nella manifestazione di oggi vedranno coinvolte tra le 600 alle 800.000 persone di cui circa 70.000 soltanto a Parigi. Ed è proprio nella capitale che sono attesi 500 gilet gialli e 500 “elementi radicali” mentre, in base a ciò che afferma non le forze dell’ordine, “in provincia oltre una decina di città saranno oggetto di dimostrazioni dell’ultrasinistra”.

Presidente Emmanuel Macron- Nanopress.it

Durante la giornata di ieri Emmanuel Macron, il presidente della Francia, ha sottolineato ancora una volta quanto sia importante andare avanti con la riforma, una misura che vuole portare a termine per il bene del paese anche se sarà costretto a pagare “il prezzo dell’impopolarità”.

Nonostante l’intervento del presidente, i movimenti sono continuati ad andare avanti. Inoltre, la presenza del politico non ha fatto altro che portare la collera dei manifestanti ad un livello ancora più alto, e questo ciò che afferma il segretario della CGT, Philippe Martinez.

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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