Gravissimo incendio alla Nitrolchimica di San Giuliano Milanese, un’esplosione sulla quale ora sono in corso delle indagini. A quanto pare, si tratta di un errore umano.
Mercoledì mattina una brutta esplosione, seguita da un grave incendio, ha colpito la fabbrica Nitrolchimica di San Giuliano Milanese.
Ora, dopo alcune indagini, i filmati porterebbero a una pista, ovvero quella di un errore umano. Ecco cosa ha portato la ricostruzione dell’accaduto.
Mercoledì è scoppiato un maxi incendio nella fabbrica Nitrolchimica di San Giuliano Milanese, un incidente che ha causato tantissimi danni e per il quale un uomo è gravemente ricoverato all’ospedale.
A quanto pare, dai rilievi dei vigili del fuoco, l’incendio è scoppiato a causa di un errore umano: infatti, i video realizzati dalle telecamere di sorveglianza mostrano tutta la scena.
Un operaio avrebbe sbagliato a inserire dei materiali all’interno di un macchinario che serve per trasformare rifiuti in diluenti chimici, da lì sarebbero partite le prime fiamme.
In quel momento l’operaio, forse per salvare la situazione, prende un muletto, carica il macchinario per portarlo via ma urta una cisterna, dove all’interno c’erano solventi.
Ecco perché l’incendio è divampato diventando enorme, colpendo la grande quantità di materiali che si trovavano all’interno della struttura.
L”operaio, purtroppo, è rimasto ustionato gravemente ed è stato portato d’urgenza all’ospedale. Un altro, invece, è sempre in ospedale ma in condizioni meno gravi, mentre un terzo ferito è in codice verde, solo con qualche ferita leggera.
È gravie l’uomo di 43 anni coinvolto nell’incendio di mercoledì a Milano, nella fabbrica di San Giuliano Milanese.
Ieri è stato operato e trasferito al Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano. Al momento, la situazione è grave, l’uomo è in pericolo di vita a causa delle ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo.
Gli altri dipendenti, pare, siano usciti illesi dal maxi incendio, come riportano le loro testimonianze.
Al momento, il sindaco Marco Segala ha invitato i cittadini a chiudere tutte le finestre, per evitare possibili esalazioni di fumo misto a solventi e, ovviamente di non avvicinarsi in nessuno modo alla zona colpita dalle fiamme.
Secondo il rapporto di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) al momento non ci sono criticità allarmanti per quanto riguarda la situazione ambientale della zona.
Intanto, la Procura di Lodi ha deciso di aprire un’inchiesta per due ipotesi di reato: incendio colposo e lesioni colpose plurime aggravate.
La Procura rende noto che al momento sono in atto indagini approfondite, per verificare cosa è accaduto all’interno della fabbrica.
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