Niente bilaterale tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Niente bilaterale tra Volodymyr Zelensky e Giorgia Meloni. C’è stata, quella che è stata definita, una “lunga conversazione” che, in realtà, è durata solo qualche minuto. Pochi istanti per hanno permesso al presidente del Consiglio dei ministri italiano di poter superare l’imbarazzo per non essere stata ricevuta dal presidente ucraino.
Un format, dunque, che non è stato messo in atto e che era stato concepito, a seguito della cena organizzata a Parigi da Emmanuel Macron, in onore di Zelensky, al quale la premier nostrana non è stata invitata. Presente, invece, Olaf Scholz.
“L’ennesimo sgarbo” da parte del presidente d’oltralpe, secondo Meloni la quale ha parlato della bilaterale, non prevista in agenda e che, nei fatti, non si è concretizzato.
Secondo Palazzo Chigi, dunque, sarebbe stato il presidente ucraino a chiedere un “colloquio a due” con Meloni, durante il quale la premier avrebbe confermato il pieno sostegno a Kiev da parte dell’Italia: “Il presidente Zelensky ha manifestato la forte gratitudine per l’impegno di Roma”.
Subito dopo l’arrivo a Bruxelles, il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha giudicato severamente il ricevimento tripartito che ha riunito mercoledì sera Volodymyr Zelensky, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron all’Eliseo. Emmanuel Macron gli ha risposto senza indugio.
La premier Giorgia Meloni ha ritenuto “inopportuno” l’invito fatto dal presidente francese Emmanuel Macron al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky al fine di farlo recare per a Parigi.
Interrogata sull’opportunità della trasferta a Washington a inizio settimana dai ministri dell’Economia francese e tedesco, Giorgia Meloni ha risposto al suo arrivo al vertice Ue di Bruxelles: “L’invito di ieri a Zelensky mi è sembrato più inopportuno perché ritengo che la nostra forza in questa storia è l’unità“.
Intanto, la situazione in Russia si è complicata, sul piano del turismo, a seguito del supporto dell’Europa all’Ucraina.
Il numero di turisti nella terra di Putin, nel 2022, è diminuito del 96,1% sotto l’effetto delle sanzioni internazionali imposte a seguito del lancio dell’invasione militare dell’Ucraina.
Secondo l’Associazione dei tour operator russi (ATOR), citando i dati del servizio di guardia di frontiera russo, solo 200.100 turisti stranieri sono entrati in Russia lo scorso anno, più di venticinque volte in meno rispetto al 2019, quando questa cifra aveva raggiunto più di 5 milioni di persone.
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