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Mariah Carey, All I Want For Christmas is You al Rockefeller Center: stonata e senza voce

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Non avremmo mai pensato che sarebbe stata proprio Mariah Carey a maltrattare la sua All I Want For Christmas is You, l’inno natalizio più celebre degli ultimi vent’anni. E invece è proprio quello che è successo durante l’inaugurazione dell’albero di Natale del Rockefeller Center.

Chiamata insieme ad altre star all’accensione del celebre Christmas Tree di New York, la sempre più giunonica Mariah è salita sul palco agghindata di rosso (of course) con il suo cavallo di battaglia che l’ha resa celebre in tutto il mondo nell’ormai lontano 1994. In teoria una pura formalità ma evidentemente la Carey non sta attraversando un grande periodo forma e la performance vocale è risultata assai deludente: poche note alte, qualche stonatura, fiato corto e un’impressione di stanchezza (o, peggio, svogliatezza) talmente evidente da far quasi tenerezza. Si dice che la cantante non fosse serena per una telefonata piuttosto accesa con il suo avvocato in merito alla pratica di divorzio dal suo ultimo marito Nick Cannon, circostanza che avrebbe causato anche il notevole ritardo con cui è iniziata la sua esibizione live.

Parliamoci chiaro: un buon 70% delle cantanti di tutto il mondo pagherebbe per cantare come Mariah Carey al Rockefeller Center. Ma da un’interprete del suo livello è lecito attendersi molto, molto di più. Lo sa benissimo lei stessa, che dopo la performance sfiatata sulle note di All I Want For Christmas is You ha chiesto scusa ai suoi fan tramite Twitter, confessando che la stituazione era fuori dal suo controllo (e confermando indirettamente i rumors su quanto accaduto prima che salisse sul palco).
Peccato che la sua onestà non sia servita a calmare gli haters della rete, che hanno subissato Mariah di critiche feroci e battute ironiche al limite del cattivo gusto (e anche oltre a dire il vero). Ma la cattiveria dei cosiddetti ‘leoni da tastiera’ non fa ormai più notizia.

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Raffaele Dambra

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