Quattro dipendenti di una Rsa di Manfredonia sono stati arrestati e sospesi, con l’accusa di violenze e abusi sessuali sui pazienti della struttura. Ecco le ultime notizie.
Una situazione orrenda, che lascia basiti, quella venuta fuori a Manfredonia, in provincia di Foggia. Quattro operatori socio sanitari sono agli arresti domiciliari per abusi sui pazienti della Rsa dove lavoravano, accusati di violenze e indagati.
Tutto è venuto fuori tramite alcune indagini, istigate da un indizio inviato alla centrale di polizia della zona. Ecco cosa è successo e quali sono le ultime notizie.
Una notizia sconvolgente arriva questa mattina nel foggiano, a Manfredonia, dove quattro operatori socio sanitari di una Rsa sono stati arrestati.
Secondo le indagini condotte dalla polizia, i quattro sarebbero avrebbero abusato sessualmente e praticato violenza su alcuni pazienti della struttura “Stella Maris”.
Tra i 42 e i 25 anni, gli operatori sono stati fermati agli arresti domiciliari secondo l’ordinanza emessa dal Gip.
Tutto è venuto fuori grazie a un file audio e video arrivato in forma anonima alla polizia. L’attività di investigazione della polizia è iniziata lo scorso giugno, proprio dopo l’arrivo di questa missiva anonima.
Una lettera spiegava cosa accadeva nella Rsa, con il allegato una Pennetta USB, dove erano contenuti file audio e video dei maltrattamenti.
Dopo aver ispezionato questi dati arrivati, la polizia ha deciso di installare cimici e microfoni all’interno della Rsa per intercettare altri episodi del genere. Questo ha permesso di registrare altri abusi, violenze, sia fisici che psicologici, avendo la conferma e le prove per incastrare i colpevoli.
Uno degli indagati, tra l’altro, è stato accusato gravemente perché avrebbe violentato sessualmente un uomo e una donna, entrambi di più di 80 anni.
Una situazione gravissima che, di certo, porta dei danni d’immagine non indifferenti alla struttura “Stella Maris” di Manfredonia, una Rsa attiva da anni sul territorio.
Dopo la diffusione della notizia, infatti, il legale della struttura ha rilasciato una dichiarazione all’ANSA, affermando che la proprietà e la direzione della Rsa non ha responsabilità.
Ovviamente, i quattro operatori socio sanitari saranno sospesi e ora sono in attesa di giudizio definitivo, dopo che saranno terminate ufficialmente le indagini.
Un episodio increscioso, che si aggiunge ai tantissimi episodi di violenza che in Italia registriamo ogni giorno, una vergogna e una macchia nera da dover risolvere assolutamente.
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