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Lotta alla povertà, Fondazione Cariplo lancia QuBì: piano da 25 mln per minori a Milano

Sono quasi ventimila i bambini che a Milano vivono in condizioni di povertà assoluta: uno su dieci. Per contrastare questa piaga che interessa 9.433 famiglie è stato lanciato il programma “QuBì”. L’iniziativa, presentata in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco, è promossa da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Fiera Milano e in collaborazione con il Comune di Milano e organizzazioni del Terzo settore. Il piano si propone di mettere a disposizione 25 milioni di euro in tre anni.

Un programma da 25 milioni di euro per combattere la povertà infantile: è ‘QuBì, Quanto Basta’, un piano triennale per contrastare la povertà dei minori a Milano, una condizione che, secondo le stime, coinvolge nel capoluogo lombardo un minore su dieci. Secondo i dati presentati, a Milano nel 2016 le famiglie con minori aiutate con misure di sostegno al reddito sono state 9.433, per un totale di 19.703 minori. E circa il 90% dei nuclei familiari con minori aiutati è sotto la soglia della povertà assoluta.

Ci sono migliaia di bambini a Milano che qualche giorno non mangiano, qualche altro mangiano in modo insufficiente”, ha raccontato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo. “A questi bambini dobbiamo dare un futuro. Questa è una priorità assoluta. Speriamo di poterci rivedere tra tre anni per dire che abbiamo distrutto la povertà”. Perché “Una società che non risolve i problemi sociali più urgenti e drammatici, dalla povertà dei bambini e degli anziani alla disoccupazione, è una società senza futuro”, ha precisato.

I finanziatori del programma, attivo anche per la collaborazione con il Comune e con alcuni soggetti del terzo settore come Caritas Ambrosiana, Banco Alimentare e Fondazione Pellegrini, hanno già messo a disposizione un totale di 20 milioni di euro, con Fondazione Cariplo che ha stanziato 12 milioni, Fondazione Vismara 5 milioni e Intesa Sanpaolo 3 milioni. E Fondazione Fiera Milano ha contribuito con altri 300 mila euro, e il presidenteGiovanni Gorno Tempini ha sottolineato che “la partecipazione al progetto QuBi vuole rappresentare la conferma del nostro impegno nelle attività sociali a sostegno del territorio, coerentemente con le finalità statutarie”.

QuBì ha già portato al finanziamento per l’apertura del primo Emporio Caritas a Milano, la realizzazione di due hub del Banco Alimentare e un progetto pensato da Fondazione Pellegrini e Spazio Aperto Servizi che guarda al cibo, riaprendo ad alcuni nuclei familiari in povertà la possibilità di inserirsi sul mercato del lavoro e di avere un alloggio temporaneo. Ad oggi mancano all’appello 4,7 milioni. Con il nuovo anno è prevista una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che coinvolgerà i cittadini, ma anche il mondo dello sport e dello spettacolo.

Monica Villa, vice direttore area Servizi alla Persona – Welfare di Comunità Fondazione Cariplo, ha detto che “nei prossimi mesi ci saranno dei tavoli di lavoro in cui saranno presenti pubblico e privato sociale, per riuscire a sviluppare insieme proposte nuove che cerchino sempre più di contrastare il problema alla base. Il programma si svilupperà sia aumentando le risorse a disposizione delle famiglie, sia aumentando la capacità di presentare quelle opportunità necessarie per la fuoriuscita dal bisogno”.

Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha spiegato dal canto suo l’impegno della banca in questo progetto: “Non siamo solo una banca che aiuta l’economia reale, ma anche una banca di economia sociale”. L’Istituto “non si limita ai 3 milioni di euro: mettiamo a servizio del progetto il punto di forza costituito dalla relazione privilegiata con i nostri clienti, per favorire la raccolta con la rete delle filiali, i bancomat, la piattaforma For Funding”.
E infine Paolo Morerio, presidente di Fondazione Vismara, ha commentato il progetto triennale auspicando che “sia l’avvio di un percorso che permetta alla città di incamminarsi verso una maggiore integrazione e valorizzi gli apporti di ciascuno e un’azione comune capace di migliorare la vita di tutti i giorni delle famiglie e dei bambini di Milano”.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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