Aveva 72 anni Fulvio Tapparo, storico attivista No Tav che ha perso la vita in un incidente avvenuto in Val di Susa.
Tapparo è stato investito da una Lancia Y mentre attraversava la strada lungo la provinciale 210, in un tratto in cui c’è scarsa visibilità.
Fulvio Tapparo era uno storio attivista che si era fatto portavoce del movimento No Tav e che in queste ore ha perso la vita per un tragico e sfortunato incidente.
Lui che si era sempre battuto per la difesa del suo territorio ed era apparso diverse volte in tv come simbolo della battaglia contro i treni ad alta velocità, ha trovato la morte in maniera tragica.
Il 72enne stava attraversando la strada in un tratto poco illuminato e una vettura che stava sopraggiungendo a forte velocità non ha visto e lo ha travolto in pieno sbalzandolo a diversi metri di distanza fino a farlo impattare sull’asfalto.
È stato proprio l’automobilista a chiamare i soccorsi ma è riuscito ad accorgersi dell’accaduto quando ormai era troppo tardi. Si tratta di un 62enne della zona che ha atteso l’arrivo dell’ambulanza cercando di assistere Tapparo ma purtroppo le sue condizioni erano molto gravi.
Nel frattempo sono giunte anche le forze dell’ordine per indagare su quanto accaduto. Il conducente è stato sottoposto al tossicologico ma i risultati sono stati negativi.
A suo carico pende l’accusa di omicidio stradale ma i contorni sono ancora tutti da delineare.
L’attivista faceva parte del Npa (Nucleo pintoni attivi), che riunisce in componenti anziani del movimento No Tav, quello che negli anni Novanta ha fatto parare molto di sè per le diverse proteste contro la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
La Tav era una società del gruppo Ferrovie dello Stato costituita appositamente per pianificare, progettare e realizzare linee ad alta velocità e alta capacità, come appunto quella che fece originare il movimento fra gli abitanti della Val di Susa.
Queste persone erano contrarie al progetto perché veniva considerato uno spreco di denaro, inoltre era giudicato dannoso per il territorio.
Fulvio stava attraversando proprio la strada di fronte al Presidio Venaus, sede del movimento, quando è stato investito. Molti suoi conoscenti, amici e membri dei No Tav lo hanno ricordato sui social:
“un grave lutto ha colpito il movimento no tav. riposa in pace fulvio, il movimento ti abbraccia”.
Come lui, anche Nicoletta Dosio è una storica componente del medesimo movimento e subito è intervenuta per ricordarlo, scrivendo in un messaggio di cordoglio:
“niente fulvio al critical wine no tav quest’anno. ti ho ritrovato con sgomento, forma indistinta sotto un telo, circondato da familairi e forze dell’ordine, immobile sul selciato. i no tav erano la tua casa ma ora id te restano solo alcuni oggetti. peserà la tua assenza ai pranzi e alle manifestazioni”.
In particolare, i due erano diventati grandi amici avevano un bellissimo rapporto, tanto che si vedevano anche al di fuori delle attività dei No tav.
N nel lungo post viene descritta la lunga battaglia che Fulvio ha portato avanti negli anni, nonché le occasioni “informali” di incontro fra i due e gli altri membri.
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