Liquidazione+IVA+2017%3A+avvisi+bonari+in+arrivo%2C+no+al+ravvedimento+operoso
nanopressit
/articolo/liquidazione-iva-2017-avvisi-bonari-in-arrivo-no-al-ravvedimento-operoso/93374/amp/
Categories: Economia

Liquidazione IVA 2017: avvisi bonari in arrivo, no al ravvedimento operoso

Come molti contribuenti sanno, entro il 16 settembre andava presentata la comunicazione delle operazioni di liquidazione IVA relativa al II trimestre 2017. In questi giorni però, l’Agenzia delle Entrate sta recapitando delle lettere riguardanti delle incongruità riscontrate a seguito del controllo sulla liquidazione periodica IVA del I trimestre 2017. In pratica si tratta di avvisi bonari che di fatto impediscono al contribuente di avvalersi del ravvedimento operoso, in caso di accertata anomalia nelle comunicazioni dei dati IVA.

LIQUIDAZIONE IVA: NO AL RAVVEDIMENTO OPEROSO
Chi contava di potersi mettere a posto tramite il ravvedimento operoso entro il termine stabilito per l’invio della dichiarazione annuale deve fare i conti con la nuova comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, che attraverso una comunicazione – che non è altro se non un avviso bonario – sta avvertendo coloro che non sono a posto con la trasmissione dei dati IVA. ”Costringendoli” dunque a mettersi in regola con l’IVA non versata.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/09/18/comunicazione-liquidazioni-iva-scadenza-oggi-18-settembre-come-usare-il-ravvedimento-operoso-e-evitare-sanzioni/184443/” testo=”COMUNICAZIONI IVA, COME PRESENTARLE E EVITARE SANZIONI”]

COMUNICAZIONI IVA E AVVISI BONARI DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Le nuove regole sugli avvisi bonari in caso di Iva non versata sono contenute nella norma istitutiva delle nuove comunicazioni Iva trimestrali: con l’approvazione del DL 193/2016, introdotto al fine di contrastare l’evasione Iva, è stata prevista una deroga alla disciplina ordinaria (art. 54-bis del D.P.R. n. 633/1972), per cui l’Agenzia delle Entrate è autorizzata ad inviare avvisi bonari ai contribuenti che non sono in regola con le comunicazioni, escludendo la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso in caso di Iva non versata.

LIQUIDAZIONE IVA: SCADENZA PER METTERSI IN REGOLA
Al fine di recuperare l’imposta non versata relativa al primo trimestre 2017 (la scadenza era il 12 giugno) l’Agenzia delle Entrate ha dunque inviato gli avvisi bonari ai contribuenti inadempienti che non hanno provveduto alla comunicazione delle liquidazioni IVA e che dovranno rispondere entro 30 giorni per poter pagare la sanzione in misura ridotta al 10%. Tale possibilità è stata concessa anche a chi sceglie di pagare a rate quanto dovuto al Fisco, secondo quanto previsto dall’art. 36-bis del DPR 600/1973 sulla ‘rateizzazione avviso bonario’. In caso di Iva omessa, il versamento potrà essere effettuato entro 30 giorni beneficiando della riduzione delle sanzioni ad 1/3 di quella ordinaria.

Occorre rispondere agli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate entro il termine di 30 giorni (per il conto dipende dalla data in cui è stata recapitata la lettera dell’Agenzia delle Entrate), e questo va fatto sia se davvero il versamento dell’Iva del primo trimestre 2017 non è stato ancora effettuato, sia in caso di errori da parte del Fisco.

Se ci sono errori nei dati tra liquidazioni Iva trimestrali e versamenti effettuati e quindi il contribuente non deve procedere a ulteriori versamenti Iva, bisogna rispondere all’avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate via PEC, tramite il canale online Civis, contattando i centri di assistenza multicanale o rivolgendosi agli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Va ricordato che gli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate sono stati spediti agli stessi contribuenti dall’Agenzia dopo le “lettere di invito alla compliance” di luglio, segnalando le possibili anomalie relative ai versamenti dell’IVA (Liquidazione Periodica IVA – LIPE). Va infine sottolineato che i contribuenti che ad oggi abbiano ricevuto solo la lettera di compliance, ma non ancora l’avviso bonario, sono ancora in tempo per ravvedersi con la sanzione ridotta del 3,75%.

COSA SUCCEDE SE SI IGNORA L’AVVISO BONARIO?
Dato che per il contribuente che riceve l’avviso bonario non c’è possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso, cosa rischia se ignora la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate? Presto detto: la riscossione delle imposte non versate passa automaticamente all’Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia), che procede al recupero della somma iscrivendola a ruolo (cartella) alla quale saranno aggiunte altre sanzioni e interessi maturati

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

2 settimane ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

3 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

4 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

4 settimane ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

4 settimane ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago