Il linguaggio degli animali rappresenta una delle maggiori e più affascinanti sfide per gli zoologi, che vogliono comprendere il mondo animale e il loro modo di comunicare, e la lingua dei pesci non fa eccezione, anzi: sta suscitando infatti particolare interesse una ricerca della Exeter University secondo cui la specie dei merluzzi è ricca di dialetti differenti. Una squadra di naturalisti guidata dal professor Steve Simpson ha condotto un ampio studio su questo tema mediante l’utilizzo di sofisticati microfoni subacquei: i ricercatori hanno così scoperto che non solo i merluzzi americani ‘parlano’ una lingua differente rispetto a quelli inglesi, ma che i pesci in questione hanno anche accenti diversi a seconda che si trovino a Nord o a Sud del mare inglese. Ben lungi dall’essere solo una curiosità per addetti ai lavori, questi diversi dialetti dei merluzzi hanno un’influenza molto profonda sulla loro riproduzione.
I merluzzi hanno la capacità di produrre una complessa serie di suoni, vibrazioni e frequenze, che variano a seconda della collocazione geografica: questa orchestrazione sonora ha uno scopo preciso, sono canti d’amore per attirare la femmina e indurla a rilasciare l’ovulo da fecondare, ma il messaggio deve essere ben chiaro altrimenti la riproduzione non può avvenire. Qual è il problema dunque? Succede che a causa dei cambiamenti climatici assistiamo ad una costante migrazione dei merluzzi nei mari del Nord, in direzione della Scozia, dove le acque sono più fredde, ma siccome i pesci parlano dialetti diversi, la riproduzione è a rischio.
Non bastassero dunque l’insieme delle attività umane come navi, piattaforme petrolifere, cavi per comunicazione e quant’altro a ‘disturbare’ i merluzzi e le altre creature del mare nella loro attività riproduttiva, ci si mettono ora anche i dialetti diversi, come spiega lo studio condotto dal professor Simpson. Se il canto d’amore dei merluzzi maschi produce suoni a cui le femmine non sono abituate e che non comprendono, il ciclo riproduttivo dell’esemplare di pesce è fortemente a rischio, e con esso anche il fish and chips, una delle specialità tipiche della cucina britannica, a cui la popolazione difficilmente vorrebbe rinunciare: da qui si spiega l’interesse suscitato nell’opinione pubblica dalla ricerca, finita in cima alla news del Financial Times e della BBC. E che la migrazione dei merluzzi per i cambiamenti climatici sia divenuto uno dei principali problemi di un popolo che ha allegramente votato la Brexit pochi mesi fa, proprio per respingere i migranti umani, sembra proprio una divertente burla del destino.
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