L’allarme di Legambiente: sulle spiagge italiane ci sono in media 714 rifiuti ogni 100 metri. È quanto emerge dall’indagine “Beach litter” durante la quale sono state monitorate 47 spiagge del Belpaese nel mese di maggio. La ricerca rientra nell’ambito della campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean-up the Med 2016” realizzata anche grazie al contributo di Cial, Novamont e Virosac.
Tra i rifiuti più ‘gettonati’, la plastica (76,3%), seguita dalle sigarette, i rifiuti di carta, di metallo e solo in fine la gomma. “Il problema dei rifiuti spiaggiati e di quelli in mare rappresenta la punta dell’iceberg: circa il 70% dei rifiuti che entra a contatto con l’ecosistema marino affonda e solo il 15% resta in superficie”, ha spiegato la presidente di Legambiente Rossella Muroni. Le situazioni più critiche sono state rilevate sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino, in prossimità della foce del Tevere, dove si accumulano i rifiuti provenienti dal fiume. Qui Legambiente ha trovato il più alto numero di rifiuti: oltre 5500 rifiuti in 100 metri. Male anche la spiaggia di Olivella nel comune di Santa Flavia in provincia di Palermo, con 1.252 rifiuti in 100 metri. In base a uno studio commissionato dall’Unione Europea, pulire tutte le spiagge del vecchio continente costa più di 400 milioni all’anno, mentre l’impatto sul settore della pesca è di circa 61 milioni.
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