In occasione del 43esimo anniversario della terribile strage di Bologna, L’associazione delle famiglie delle vittime, tramite il suo presidente, ha richiesto nuovamente maggiore chiarezza da parte del governo.
“Vogliamo parole chiare, la smettano di fare cose che non hanno niente a che fare con la verità, i processi vengano fatti nei tribunali”.
Ha affermato Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione delle famiglie delle vittime.
Intanto il presidente Mattarella afferma che i fatti di Bologna non sono stati altro che frutto di “una strage neofascista”.
Durante il 43esimo anniversario della strage di Bologna, le famiglie delle vittime, ancora una volta, chiedono chiarezza al governo.
Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione per le famiglie delle vittime, ha parlato a nome di tutti i membri dell’associazione.
“Come fate a dire che la strage è di destra quando tutti i vari partiti di governo hanno firmato una richiesta di una commissione per vedere l’interessamento estero sulle stragi?”.
Ha affermato il presidente dell’associazione. Aggiungendo di volere chiarezza e verità da parte di questo governo.
Intanto, numerose figure istituzionale partecipano al corteo di commemorazione, tra cui il ministro Piantedosi, il sindaco Matteo Lepore, Patrick Zaki e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
A tal proposito, il ministro Piantedosi ha voluto esprimere delle considerazioni sulla questione, affermando che lo stato cammina a fianco alle famiglie delle vittime per giungere ad una verità.
“Perché la memoria e la speranza vivono l’una nell’altra e non sono perite nella strage”.
Aggiungendo, infine, che è grazie alla tenacia delle famiglie delle vittime nella ricerca della verità che le istituzioni sono portate a lavorare costantemente per far luce su ciò che effettivamente successe.
Paolo Bolognesi, a queste parole di Piantedosi ha risposto con una vena di diffidenza, affermando di non essere soddisfatto della risposta, a causa del pragmatismo dell’intero discorso. Ma, in ogni caso, di attendere delle risposte.
Anche il presidente Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario, ha espresso il suo punto di vista.
“La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi”.
Ha scritto il presidente.
Aggiungendo che la ricerca della verità è un dovere istituzionale e non può interrompersi. Questo perché il contrario potrebbe incidere sulla credibilità delle istituzioni democratiche.
“Siamo con loro, con le vite innocenti che la barbarie del terrorismo ha voluto spezzare, con la violenza cieca, per l’obiettivo eversivo e fallace di destabilizzare le istituzioni della democrazia”.
Ha concluso il presidente Mattarella.
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