Le+auto+che+hanno+fatto+la+storia%3A+Ford+Modello+T
nanopressit
/articolo/le-auto-che-hanno-fatto-la-storia-ford-modello-t/85472/amp/
Categories: Motori

Le auto che hanno fatto la storia: Ford Modello T

Poche automobili possono vantarsi di aver cambiato radicalmente il mondo intero, non solo la nazione in cui sono stati costruite. La Ford Modello T è una di queste, per ragioni che vanno oltre le caratteristiche della vettura.

Perché la Ford T ha cambiato il mondo? Perché introdusse un principio produttivo rivoluzionario talmente redditizio da venire rapidamente imitato e adottato da tutte le industrie del pianeta, in ogni settore economico. Grazie ad esso divenne possibile produrre qualsiasi bene in quantità e rapidità prima impensabili, permettendone il notevole abbattimento dei costi; ciò permise contemporaneamente la consistente riduzione dei prezzi di vendita e il forte aumento dei profitti; di conseguenza, aumentarono gli investimenti e l’occupazione. Le classi operaie si ritrovarono quindi con più soldi in tasca da spendere per l’acquisto di prodotti disponibili in abbondanza e a prezzi bassi. La produzione di massa cambiò radicalmente lo stile di vita dell’intera società.

Questo principio produttivo è naturalmente la catena di montaggio. Non è stata inventata da Henry Ford; l’idea di suddividere la produzione in tante fasi molto semplici e ripetitive, dove il prodotto da assemblare scorreva lungo un nastro trasportatore (la catena, appunto) e gli operai rimanevano fermi sul posto, ognuno con una singola operazione da ripetere all’infinito, venne sviluppata in modo definitivo dall’ingegnere americano Frederick Winslow Taylor. Ma fu Henry Ford il primo a metterla effettivamente in pratica in larga scala (invece la prima automobile su cui venne sperimentata questa tecnica fu la Oldsmobile Curved Dash, però in bassa serie).

La Ford Modello T nacque in realtà prima della catena di montaggio, nel 1908. Henry aveva le idee molto chiare. Voleva un’auto semplice ed economica da produrre, robusta ed affidabile, da vendere ad un prezzo accessibile alla più larga fascia possibile della popolazione. Già questa era una rivoluzione in sé poiché, fino a quel momento, le automobili erano state solo un giocattolo per ricchi. “Avrà un prezzo così basso che ogni uomo con un buon salario potrà comprarsene una“, affermava con aria di sfida.

La T non veniva certo regalata. Il primo prezzo al lancio commerciale fu di 850 dollari, circa un anno di stipendio per un insegnante americano dell’epoca. Ma era di gran lunga inferiore alla media del tempo, che si attestava intorno ai 2.500 dollari. La classe media si precipitò a comprarla, in undici mesi le vendite raggiunsero le diecimila unità.
Questo modello era fin dall’origine progettato secondo criteri razionali: quattro sezioni distinte per un assemblaggio rapido. La vettura aveva però anche delle doti interessanti per l’utente. Ad esempio la struttura in acciaio al vanadio, un materiale derivato dalle competizioni, che la rendeva notevolmente robusta per le strade del tempo, raramente asfaltate.
Poi il cambio, a due marce più la retro, permetteva il passaggio da un rapporto all’altro senza usare la frizione; altro fattore che migliorava di molto l’affidabilità, poiché le frizioni dell’epoca si rompevano facilmente. Inoltre tutti i componenti erano standardizzati e intercambiabili tra le varie versioni, e questo permetteva un’assistenza rapida ed economica sui ricambi. Infine il motore a 4 cilindri 2.9 da 16 cavalli permetteva di raggiungere 67 Km/h nelle versioni più leggere; soprattutto, consentiva di essere usato in qualsiasi forma: sportiva, familiare, aperta, chiusa, furgone, camion e trattore. I freni? Due tamburi solo dietro, lasciamo perdere, ci si fermava meglio lanciando un’ancora. Ma questa era la tecnologia dell’epoca.

La già elevata standardizzazione dei suoi componenti rendeva la Model T perfetta per l’ingresso in fabbrica della catena di montaggio. Avvenne nel 1913. Il tempo di assemblaggio di una vettura crollò da 12 ore ad una soltanto. Henry Ford aggiunse l’intuizione di aumentare in modo consistente le paghe dei suoi operai, in modo da farli diventare clienti dei prodotti che loro stessi costruivano. La rivoluzione era completa.
Il successo è testimoniato dai numeri. Se nel 1909 10.000 esemplari sembravano tanti, nel 1913 diventarono oltre 168.000; nel 1915 superarono i 300.000. Nel solo 1923 vennero prodotte più di due milioni di unità. Nel 1925 il prezzo di acquisto era sceso a 260 dollari.

La Ford Model T non fu un fenomeno esclusivamente americano. A parte la catena di montaggio, si stima che alla metà degli anni Venti circa la metà delle automobili circolanti in tutto il mondo fossero Ford T. Questa rivoluzionaria automobile venne prodotta fino al 1927. Superò i 15 milioni di esemplari. Ancora oggi è tra le prime dieci auto più vendute nella storia.

Roberto Speranza

Recent Posts

Previsioni meteo, Italia spaccata in due tra temporali e caldo anomalo

È in arrivo una nuova fase di maltempo, che porterà piogge, anche abbondanti, con rischio…

1 giorno ago

Aggredisce i poliziotti che lo fermano per un controllo, 34enne arrestato a Como

I fatti si sono registrati questa mattina a Como, dove un 34enne nigeriano è stato…

1 giorno ago

Baby prostitute a Bari, adolescenti adescate con la promessa di guadagni facili: 10 arresti

Le indagini sono partite a seguito della denuncia di una mamma. Quattro donne e due…

1 giorno ago

Vladimir Putin rimuove Sergei Shoigu dal ministero della Difesa russo

Il presidente russo Vladimir Putin ha rimosso il suo alleato di lunga data Sergei Shoigu…

1 giorno ago

Italia divisa tra temperature estive e piogge: le previsioni meteo per i prossimi giorni

Italia divisa in due tra maltempo e ritorno della caldo. In alcune regioni italiane infatti…

2 giorni ago

L’Italia non è un Paese per madri lavoratrici: 1 su 5 smette di lavorare e dedica oltre 10 ore al giorno ai figli

Le madri spesso si trovano a dover bilanciare la cura dei figli con le esigenze…

2 giorni ago