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La sorella di Mozart, Maria Anna: più brava del fratello ma costretta a lasciare la musica

Pare che la sorella maggiore di Mozart, Maria Anna, fosse più brava del fratello, ma fu costretta a lasciare la musica per imparare a cucire e trovare un marito. Ad attirare l’attenzione, a due secoli di distanza, sul talento di pianista della sorella di Wolfgang Amadeus Mozart, l’opera teatrale di Sylvia Milo, The Other Mozart, che svela, attraverso lo studio di lettere e documenti, la dote (segreta) di un’altra musicista della celebre famiglia austriaca.

Cucire e trovare marito, dunque, sarebbero stati gli ostacoli che hanno impedito alla sorella maggiore di Mozart, Maria Anna, di seguire le orme di Wolfgang e diventare, anche lei, una pianista eccezionale. Sembra, infatti, che la giovane suonasse al pari, se non addirittura meglio, del famoso fratello ma che sia stata ostacolata negli studi perché donna e quindi destinata a sposarsi.

Figli di Leopold Mozart, compositore ed insegnante di musica, i due fratelli, da giovani, si esibirono varie volte in giro per l’Europa e pare che a stregare gli ascoltatori fosse, più che Wolfgang, proprio la giovane Maria. Il padre, però, che aveva in serbo per lei un destino diverso, scelse di favorire gli studi del figlio maschio, anche per via dei soldi che, pare, non bastassero per entrambi. Maria, perciò, appena diciottenne, fu ‘costretta’ alle nozze con un ricco barone.

Ora, a distanza di secoli, a ridar voce a Nannerl – come veniva chiamata in famiglia Maria – c’ha pensato Sylvia Milo che, nell’opera The Other Mozart, ridisegna la figura della giovane, sia come donna che come ‘mancata pianista’, raccontando ciò che Maria è stata e ciò che, invece, avrebbe potuto essere. In realtà sono gli stessi documenti analizzati dalla Milo a delineare la figura di Maria, che il padre Leopold descrive, in una lettera, così: ‘A soli 12 anni, la mia piccola ragazza è tra i migliori pianisti d’Europa‘, mentre il fratello Wolfgang, ben conscio del talento della sorella, scrive, in un’altra lettera: ‘Sono stupefatto! Non sapevo fossi in grado di comporre in modo così grazioso.In una parola, il tuo Lied è bello. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose‘.

Il destino di Maria, però, fu un altro ed invece di continuare a coltivare il suo talento, smise di suonare per imparare a cucire e trovare marito. All’epoca, infatti, era parecchio difficile che una donna potesse diventare pianista – solo le famiglie ricchissime potevano permettersi di investire su una figlia femmina – e la talentuosa Maria, che suonava anche meglio di Wolfgang, fu costretta a lasciare la musica. Il suo compito, infatti, era un altro: essere una brava moglie e una brava madre.

Caterina Padula

Giornalista pubblicista, appassionata di scrittura, mi occupo da anni di approfondimenti culturali e di informazione online. Da sempre lettrice accanita e curiosa, amo la musica, l'arte e tutto ciò che è natura.

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