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La Russia sul piede di guerra dopo la fornitura di armi a lungo raggio che verrà spedita in Ucraina

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha preso una piega decisamente pericolosa e questo perché ora le truppe ucraine avranno mezzi sofisticati e capaci di attaccare a lungo raggio. Questa decisione ha raccolto consenso Ma anche il disappunto e ci sono create dinamiche inerenti per l’appunto alle nuove armi in Ucraina, che hanno decretato un botta e risposta internazionale in merito.

Vladimir Putin – Nanopress.it

La Gran Bretagna è una di quelle nazioni europee che sostiene fermamente le fornitura militare all’Ucraina e chiede agli altri alleati di prendere parte il più possibile alla difesa del popolo ucraino. Il ministro degli Esteri britannico James cleverly ha scritto in un articolo che l’unica maniera per aiutare l’Ucraina è quella di armarla in modo che possa difendersi dalla Russia e questo è il percorso più rapido per raggiungere la pace.

Cleverly ha scritto:Come tutti i governanti autoritari, Putin risponde solo alla forza dei suoi oppositori. Lo scorso dicembre ha rifiutato il piano in 10 punti per la pace di Volodymyr ZLnskiy perché il Regno Unito e gli amici dell’Ucraina stanno facendo tutto il possibile per portare l’Ucraina al successo sul campo di battaglia. Ed è per questo che sono lieto che la Germania e gli Stati Uniti si uniscano al Regno Unito nell’invio di carri armati agli ucraini. Dare agli ucraini gli strumenti di cui hanno bisogno per portare a termine il lavoro è la via più rapida, anzi l’unica, verso la pace.”

 

Ucraina, si alza il  livello del conflitto con le nuove armi a lungo raggio

L’istituto per lo studio della guerra ha affermato in un rapporto del 4 febbraio che:La Russia sta concentrando truppe e attrezzature militari per organizzare un’offensiva decisiva a Bakhmut e nella regione di Luhansk.

Gli analisti di ISW hanno affermato che il sostenuto sforzo militare per circondare Bakhmut ha impedito all’esercito russo di radunare le truppe necessarie per attaccare Zaporizhzhia da est.

La guerra in Ucraina sarà protagonista nei colloqui tra la Gran Bretagna e Malta, membro dell’Unione Europea.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022, sono stati effettuati più di 18,1 milioni di valichi di frontiera dall’Ucraina.

Due volontari britannici sono stati uccisi mentre davano il loro sostegno alla popolazione ucraina. I corpi dei volontari britannici uccisi Christopher Parry e Andrew Bagshaw sono stati restituiti dalle truppe russe in uno scambio di prigionieri. Entrambi sono stati uccisi in Ucraina il mese scorso. Un totale di 116 soldati dell’esercito sono tornati a casa dopo essere stati catturati, di cui 63 sono stati rimandati in Russia.

Il numero di soldati russi intorno alla città meridionale di Mariupol è aumentato da circa 10.000 a 15.000 , secondo un consigliere del sindaco della città. Petro Andriushchenko ha scritto su Telegram che che: “il numero totale di truppe è ora di circa 30.000. Sono di stanza nei villaggi del distretto.”

Reazioni internazionali verso la Russia

Il 5 dicembre è entrato in vigore un divieto sul greggio marittimo russo e l’estensione di questa manovra Ue che è ora stata estesa ai prodotti petroliferi significherà che il 70% delle esportazioni energetiche russe sarà ora soggetto a sanzioni. 

I prodotti petroliferi rappresentano un terzo delle esportazioni russe, con l’occidentale che importa 600.000 barili di gasolio al mese. I leader del G7 hanno fissato un prezzo massimo dollari 100 al barile per le esportazioni di alto valore come diesel e benzina utilizzati per i trasporti e l’elettricità e un limite inferiore di 45 dollari al barile per gli oli combustibili.

L’Unione Europea sta compiendo un altro grande passo verso il taglio dei suoi legami energetici con la Russia. Il blocco delle 27 nazioni sta vietando i prodotti petroliferi raffinati russi come il gasolio e si unisce agli Stati Uniti e ad altri alleati nell’imporre un tetto massimo alle vendite ai paesi non occidentali.

La nuova limitazione introdotta dall’Unione Europea entrerà in vigore domenica, dopo l’embargo  sul carbone e la maggior parte del petrolio dalla Russia . La mossa ha lo scopo di ridurre ulteriormente la dipendenza dall’energia russa e dai pagamenti nella cassa di guerra del Cremlino mentre si avvicina l’anniversario dell’invasione Dell’ucraina , riporta l’Associated Press.

Gli importatori europei hanno avuto mesi dall’annuncio del divieto a giugno per mettere in ordine nuove forniture. Hanno già sensibilmente ridotto la quota della Russia delle importazioni dell’UE al 27% a dicembre da oltre la metà prima dell’inizio della guerra.

I fornitori statunitensi hanno aumentato esponenzialmente le spedizioni a livelli record, da 34.000 barili al giorno del 2022 a 237.000 barili al giorno finora a gennaio, secondo quanto riportato dalla S&P Global.

Anche la nuova capacità di raffinazione che entrerà in funzione quest’anno in Kuwait e in Arabia Saudita e l’anno prossimo in Oman potrebbe essere d’aiuto. Anche l’India è un’altra fonte potenziale e si sta cercando di escludere Putin dai rifornimento europei e degli alleati.

La Russia, in questa maniera, dovrebbe trovare nuovi clienti. Una situazione che ha generato la mossa opposta da parte di Putin che ha rafforzato sensibilmente i rapporti con la Cina, facendo presente a tutto il mondo che al suo fianco ha un alleato potente e che l’economia asiatica e sopratutto quella energetica può tranquillamente organizzarsi senza avere al proprio fianco i partner europei e occidentali.

Esercito russo – Nanopress.it

Oltre a ciò ha organizzato l’operazione militares peciale in Ucraina in maniera differente cambiando anche i vertici militari e ora che le truppe di Kiev avranno a disposizione tank e missili a lungo raggio il rischio di una guerra mondiale preoccupa le autorità ma la questione che prevale è comunque quella di dare modo all’Ucraina con gli aiuti e le forniture militari, per poter difendere il proprio territorio e la popolazione che resiste e vuole restare nel proprio Paese.

Dinamiche e relazioni internazionali hanno subito importanti modifiche che, nonostante le esigenze reciproche di nazioni in contrasto, sembrano ora dividere chiaramente a livello internazionale storiche alleanze e la strategia di Putin è anche questa creare caos politico e nei rapporti internazionali.

 

 

 

 

 

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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