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La prima mossa di Salvini da ministro è stata parlare di migranti

La fortuna di Matteo Salvini, in tempi non sospetti, è stata sì una comunicazione politica molto più efficace rispetto ai suoi competitors, ma anche aver fatto presa su un elettorato con degli argomenti convincenti, uno su tutti quello sull’immigrazione. Tornando al governo, il leader della Lega si aspettava di essere rimandato al Viminale, ma così non è stato per volere della premier, Giorgia Meloni, e quindi il ministero delle Infrastrutture, da cui però potrebbe comandare la Guardia costiera.

Matteo Salvini – Nanopress.it

Potrebbe perché c’è un nuovo dicastero, quello del Sud e del Mare, affidato a Nello Musumeci, che potrebbe “levare il giocattolino” al numero uno del Carroccio. Per dare un segnale, comunque, alla sua alleata nell’esecutivo, come primo atto da ministro, Salvini ha deciso di incontrare l’ammiraglio Nicola Carlone, e parlare proprio della questione dei migranti. Assieme al suo gruppo, poi, si è discusso anche delle questioni economiche, e quindi: flat tax, riforma delle pensioni, cartelle esattoriali e anche la revisione del reddito di cittadinanza.

Salvini e il suo primo atto da ministro delle Infrastrutture: l’incontro con l’ammiraglio Carlone

Ancora non si è capito chi tra Matteo Salvini, neo ministro delle Infrastrutture, e Nello Musumeci, titolare del nuovissimo ministero del Sud e del Mare, abbia la competenza di gestire la Guardia costiera e i porti. Ogni dubbio verrà fugato quando verranno messi nero su bianco dei decreti.

Il leader della Lega, che ha accettato di rinunciare al “suo” (si fa per dire) Viminale, in cui meglio avrebbe potuto amministrare la questione dei migranti, in pratica la pietra miliare della sua campagna elettorale assieme alla flat tax e al superamento della legge Fornero, oggi ha deciso di dare un segnale alla sua alleata e prima presidentessa del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana, Giorgia Meloni, per chi debba averne l’onere. Sì, lui.

Edoardo Rixi, Nicola Carlone e Matteo Salvini – Nanopress.it

Come primo atto da ministro, infatti, il Capitano ha deciso di incontrare Nicola Carlone, ammiraglio e comandante generale della Guardia costiera, assieme al suo deputato Edoardo Rixi, che già nel primo governo di Giuseppe Conte aveva vestito il ruolo di viceministro del dicastero di Piazzale di Porta Pia.


Un lungo e proficuo incontro“, hanno scritto in una nota del Carroccio, anche per fare il punto della situazione per quanto riguarda l’immigrazione. Attualmente, infatti, in area Sar libica ci sono due imbarcazioni Ong in missione di salvataggio.

Come la prenderà, però, la nuova premier? Stando a quanto ha detto Salvini a Porta a porta, la questione del ministero affidato all’ex governatore della Sicilia non dovrebbe togliere le competenze a lui sui porti. Quindi, rispondendo alla domanda, si potrebbe dire bene, il punto è che Meloni ha deciso di non dare al leader della Lega il dicastero degli Interni proprio per quel processo penale, in cui è imputato, sull’Open Arms. E si dovranno vedere le prossime mosse per capire quanto il Capitano abbia ragione o torto nel merito.

Quanto agli altri dossier che scottano sulla sua scrivania, c’è sicuramente quello riguardante il ponte sullo Stretto e che, sempre da Bruno Vespa, ha spiegato essere uno dei suoi obiettivi: “Adesso costa di più non farlo che farlo, come è stato per la Tav“.

Vertice della Lega sull’economia: pensioni e flat tax le priorità

Ma Salvini, come dicevamo, ha a cuore anche altri temi, tipo quelli sull’economia, di cui ha parlato in un vertice della Lega con Giancarlo Giorgetti, nuovo numero uno del Mef, Claudio Durigon, che è il senatore responsabile del dipartimento Lavoro del Carroccio, Federico Freni, che è un possibile sottosegretario all’Economia, i senatori Claudio Borghi e Alberto Bagnai, il deputato Massimo Bitonci e l’ex senatore Armando Siri.

Sul tavolo, qua, il superamento della legge sulle pensioni, l’estensione della flat tax, gli interventi sulle cartelle esattoriali e la revisione del reddito di cittadinanza. Argomenti di cui il leghista ha parlato, ancora, anche a Porta a porta: “La situazione economica è molto complicata – ha detto -, con il Covid, la guerra e un’inflazione che non si vedeva e che incide sul carrello della spesa“.

Abbiamo un governo scelto dagli italiani, ma la fiducia non è illimitata. Ci sono state delle fibrillazioni ma l’idea di Paese è chiara: riforma, giustizia, pensioni“, ha dichiarato ancora prima di spiegare che, nel vertice di oggi con il suo partito, ha chiesto di “far combaciare una grande operazione di pace fiscale da reinvestire in aiuto a imprese e famiglie che non riescono a pagare le bollette“.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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