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La Fifa fa dietrofront e toglie il Mondiale Under 20 all’Indonesia, che non voleva Israele

Dall’incontro di oggi tra il presidente della Fifa, Gianni Infantino, e il presidente della Federazione calcistica indonesiana, Erick Thohir, famoso in Italia anche e soprattutto per essere stato il numero uno dell’Inter, si è arrivati alla decisione che non sarà l’Indonesia, dal 20 maggio all’11 giugno, a ospitare i Mondiali di calcio Under 20, in cui parteciperà anche l’Italia, e soprattutto Israele.

Gianni Infantino, il presidente della Fifa – Nanopress.it

Niente di confermato, ma pare proprio che il motivo della marcia indietro della federazione mondiale sia dovuto al fatto che, tanto la squadra del Paese ospitante, quanto quella dell’Iraq non volessero scendere in campo contro la squadra di Israele, anche lei regolarmente qualificata al torneo che, adesso, non si sa da chi verrà ospitato.

La Fifa ha tolto il Mondiale Under 20 all’Indonesia perché non voleva giocare contro Israele

Una giornata ricca di decisione quella di oggi in casa Fifa. La Federazione internazionale del calcio, presieduta dall’italo svizzero Gianni Infantino, rieletto per la terza volta qualche settimana fa a capo di tutto, e nonostante le polemiche che sono nate prima, durante e dopo il Mondiale in Qatar, ha prima deciso di accogliere l’istanza della nostra Figc di ampliare a tutti i palcoscenici, quindi non solo quelli italiani, il deferimento per l’ex dirigente sportivo della Juventus Fabio Paratici, indagato come anche il suo ex presidente e vice nel processo della procura di Torino per i conti e le manovre finanziarie del club bianconero,  e poi ha anche deciso di togliere, a pochi mesi dal fischio d’inizio, i Mondiali Under 20 all’Indonesia.


In giornata, infatti, c’è stato un incontro tra il presidente della Fifa e il numero uno della federazione calcistica indonesiana, il PSSI, ovvero Erick Thohir, che dal 2013 al 2018 è stato anche il presidente dell’Inter, in cui si è deciso di fare marcia indietro e levare il campionato del mondo al Paese.

Erick Thohir, presidente della federazione calcistica indonesiana ed ex presidente dell’Inter – Nanopress.it

La decisione, anche se non ufficialmente confermata dall’organo calcistico, che pure ha diramato un comunicato in cui ha specificato che le date del torneo, ovvero dal 20 maggio all’11 giugno, sono confermate anche se non si sa ancora chi, nei fatti, organizzerà il Mondiale (in cui c’è anche l’Italia, per altro, e che si vocifera possa andare ancora al Qatar), deriva dal fatto che sia la squadra indonesiana sia quella dell’Iraq avevano deciso di non scendere in campo contro quella di Israele e per ragioni politiche, meglio avevano deciso di boicottare il sorteggio dei gironi proprio perché non volevano che i campionati li disputassero anche gli israeliani.

Un atteggiamento che ha indispettito Infantino e i suoi e che ha portato al cambio di programma, ma che potrebbe portare anche a “eventuali sanzioni per il PSSI” che “saranno determinate in un secondo momento“, si legge sempre nella nota della federazione, in cui poi si precisa che “la Fifa desidera sottolineare che, nonostante la decisione presa, rimane impegnata ad aiutare il PSSI, in stretta collaborazione con il governo del presidente Widodo, a portare avanti il processo di trasformazione del calcio nazionale dopo la tragedia dell’ottobre 2022“. “I membri delle varie squadre Fifa rimarranno in Indonesia per i prossimi mesi e assisteranno il PSSI se necessario sotto la guida del presidente Thohir. La data di un nuovo incontro tra il presidente Infantino e il presidente Thohir – hanno concluso – sarà concordata a  breve“.

I precedenti tra i due Paesi e cosa è successo a Jakarta

La presa di posizione dell’Indonesia nei confronti di Israele nasce da molto lontano, e affonda le radici in questioni politiche, dicevamo. L’87% della popolazione indonesiana, infatti, è di origine musulmana ed è ostile a strette relazioni con il Paese ebreo per via, appunto, di quello che è successo nel corso degli anni quando sono tornati nella cosiddetta “terra promessa”. I tentativi di sistemare rapporti tra i due Stati, anche nel corso degli anni, non sono mai andati a finire bene e anche in centinaia, nei giorni scorsi, si sono riversati sulle strade di Jakarta, la capitale dell’Indonesia, per manifestare contro l’arrivo della squadra israeliana per il torneo Fifa.

Ma al di là del Mondiale di calcio di quest’anno, in passato, precisamente nel 1963, un episodio simile era già successo tra le due nazioni. In occasione dei Giochi Asiatici, ospitati sempre dagli indonesiani, il Cio aveva sospeso il comitato olimpico per la sua opposizione alla presenza di Israele, che aveva portato anche il presidente Sukarno a organizzare una sorta di contro-Olimpiadi, le Ganefo.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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