La+censura+ai+tempi+di+Facebook
nanopressit
/articolo/la-censura-ai-tempi-di-facebook/70866/amp/
Categories: Tecnologia

La censura ai tempi di Facebook

“Stuprare a sangue le troie che ti mettono in friendzone” è una delle tante pagine su Facebook in cui mi sono imbattuta qualche giorno fa. Mi sembrava chiaramente che, incitando alla violenza e ad atti criminali, violasse gli standard di Facebook e dunque meritasse di essere segnalata. Così ho invitato amici e contatti a fare lo stesso, ma la nostra segnalazione è andata a vuoto perché, a quanto pare, non viola alcuno standard. Eppure io me li sono letti bene questi standard, perché lo scorso anno la pagina ufficiale di Femen Italia e il mio account sono stati bloccati a causa delle ripetute segnalazioni di un’immagine che riportava un dipinto di Frida Khalo.

Insomma Facebook ritiene che lo standard sia violato per “volgarità” quando qualcuno si irrita a vedere immagini di nudo, comprensive di dipinti, statue ed in generale opere d’arte, nonché madri che allattano. Perciò se volete condividere l’Olympia di Manet oppure una copia del Doriforo di Policleto, state attenti perché qualcuno potrebbe segnalarvela e bloccarvi temporaneamente l’account. Tuttavia, se invece aprite una pagina incitando a bruciare i gatti, picchiare i rom o stuprare a sangue le ragazze che vi dicono legittimamente di no ma allegate immagini di cuccioli o di paesaggi, la vostra pagina supera i controlli e potete continuare a delinquere sulla rete con tranquillità.
L’arte è ammessa con moderazione, nudi neanche a parlarne, mentre per le strade e nelle edicole spopolano immagini squallide, si fotografano ministri che in macchina mangiano un gelato alludendo alle possibili capacità erotiche che un rappresentate dello Stato Italiano avrebbe in base a quanto e come lo mangia, avendo perfino la pretesa di difenderlo come giornalismo.
Ma è notizia d’oggi che il mio account personale è stato nuovamente bloccato perché, in quanto amministratrice della pagina Facebook di Femen Italia, ho pubblicato un articolo che viola i fantomatici e incomprensibili standard. Quale sarebbe questo articolo? Quello sulle Sentinelle in piedi che ho scritto proprio per NanoPress.
Quanta ipocrisia c’è in tutto questo?
La nostra battaglia, la battaglia di Femen, continuerà in tutto il mondo. Siamo femministe, non esibizioniste e continueremo a ripetervelo e a scrivercelo addosso, perché l’indignazione non è per il nostro seno: di seni e terga nude ne vedete a bizzeffe sui cartelloni pubblicitari, in tv o sui giornali. L’indignazione è per quello che diciamo, perché sono richieste giuste e valide, perché non si vuole che una donna pensi, abbia coscienza di sé o possa chiedere di avere pari diritti in una società permeata dal maschilismo fino alle fondamenta.
Le nostre non sono tette, ma un messaggio politico.

Di censura parliamo anche qui: Censura e altri rimedi su Femenitalia.blogspot.it

Marianna Piras

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

6 giorni ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

2 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

3 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

4 settimane ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

4 settimane ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago