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Cronaca

La Casavo licenzia il 30% dei dipendenti

Sembra che la startup Casavo, sia ormai arrivata a dover licenziare il 30% dei suoi dipendenti a causa della forte incertezza che presidia il mercato, ma anche e sopratutto l’impossibilità di accedere ad una linee di credito. Ad annunciare la triste notizia per i dipendenti è stato proprio il fondatore della startup Giorgio Tinacci.

uomo licenziato- Nanopress.it

A causa dell’incertezza del mercato e dell’impossibilità di accedere ad ulteriori linee di credito, la startup Casavo ha deciso di licenziare il 30% dei propri dipendenti. Sembra infatti che non abbia altra possibilità di sopravvivenza se non quella di licenziare gran parte dei suo dipendenti.

A confermare il tutto è stato proprio il fondatore della Casavo, Giorgio Tinacci, che trovandosi con le mani legate ha dovuto prendere questa difficile decisione. Dovrà infatti licenziare il 30% dei suoi dipendenti.

Vediamo più da vicino la situazione.

L’annuncio della Casavo

Giorgio Tinacci, fondatore e CEO di Casavo, una startup italiana specializzata in “instant buying” immobiliare, ha annunciato che l’azienda, fondata nel 2017, licenzierà il 30% dei suoi 450 dipendenti. La Casavo offre una selezione di immobili pronti per essere abitati a coloro che desiderano acquistare una casa e ora sembra n difficoltà.

Purtroppo l’incertezza del mercato ha messo in ginocchio la startup che ora si vede costretta a licenziare gran parte dei suoi dipendenti. Sembra infatti che il 30% dei dipendenti di questa startup si ritroverà senza un posto di lavoro.

donna licenziata – Nanopress.it

l tutto è da ricollegarsi alla forte incertezza che presidia il mercato, ma anche e sopratutto l’impossibilità di accedere ad una linee di credito. Questi elementi hanno così portato la startup a prendere questa difficile decisione.

Le parole di Giorgio Tinacci

Secondo quanto affermato da Tinacci, il mercato residenziale potrebbe attraversare una fase di contrazione a causa dell’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione, con la previsione di un calo dei prezzi, volumi di vendita ridotti e tempi più lunghi per le vendite.

La startup, a causa del rallentamento dei mercati di capitale per le società tech e dell’impossibilità di ottenere finanziamenti esterni a breve termine, ha deciso di ridurre alcuni costi per raggiungere l’autosostenibilità finanziaria il prima possibile. Nel luglio del 2022, Casavo ha ottenuto finanziamenti per un totale di 300 milioni di euro da diversi istituti di credito.

Inoltre, il business di “instant buying”, ovvero l’acquisto di case da vendere poi sul mercato, verrà ridimensionato: sebbene resti in essere, sarà meno rilevante per l’azienda. In altre parole, Casavo punterà sempre più a diventare una piattaforma immobiliare tradizionale e, nei prossimi anni, si concentrerà maggiormente sullo sviluppo del suo servizio di mutui, che è già operativo.

Al momento però dovrà licenziare il 30% dei suoi dipendenti che si ritroveranno senza un posto di lavoro.

Alessia Giannone

Classe 1997, amante dei viaggi e di tutto ciò che ancora non conosco. Esperta di cronaca e attualità

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