Foto da Facebook/Anthony Senecal
L’ex maggiordomo di Donald Trump, Anthony Senecal, rischia di mettere nei guai il suo ex datore di lavoro per via di alcune uscite poco felici sul profilo Facebook contro Barack Obama. L’uomo, che ha lavorato per il miliardario come custode e maggiordomo del lussuoso residence Mar-a-Lago in Florida e che di ricente ha tracciato un ritratto del candidato repubblicano, si è scagliato contro l’attuale presidente più volte, augurandosi che venga impiccato dall’esercito per tradimento e chiamandolo “Muzzie”, termine dispregiativo con cui si indicano i musulmani.
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Il profilo è pieno di insulti diretti a Obama. Senecal ripete più volte di non credere che sia cittadino americano, rinverdendo la battaglia dei “birthers” di cui Trump si fece capofila, e va oltre. Invoca l’impiccagione e parla di una presunta guerra di religione in corso negli Stati Uniti. “Il nostro attuale presidente è uno sporco ‘muzzie’ e continua la guerra contro il popolo americano“, ha scritto in un post lo scorso settembre, specificando che è una sua opinione personale e non una posizione ufficiale del candidato repubblicano.
Lo staff di Trump si è immediatamente dissociato e ha condannato queste dichiarazioni, chiarendo che Senecal parla solo a suo nome e che non lavora più per la famiglia da anni. Nel frattempo, il Secret Service, che si occupa della sicurezza del presidente, ha avviato ufficialmente un’indagine.
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