(Foto di Matjaž Kačičnik per l’Università di Basilea)
In Egitto è stata scoperta una delle protesi più antiche del mondo. Si tratta di una protesi di alluce in legno risalente a 3000 anni fa, ritrovata vicino a Luxor, a ovest del Paese, e conservata al Museo egizio del Cairo. Siamo di fronte a un vero e proprio capolavoro della scultura antica.
La protesi è stata analizzata dai ricercatori dell’Università di Basilea e Zurigo, che sono riusciti a scoprirne i segreti di fabbricazione. L’alluce in legno, risalente al primo millennio prima di Cristo, fu realizzato da un artigiano molto esperto in anatomia. Ciò si nota dalla mobilità della stessa protesi e dalla precisione con cui fu realizzata.
«Il piede artificiale dimostra le competenze e la sua familiarità con la fisionomia umana. Il know-how tecnico si vede particolarmente nella mobilità dell’estensione protesica e nella robusta struttura delle cinghie», scrivono i ricercatori svizzeri.
Grazie ai raggi X e ad altre avanzate tecnologie, gli scienziati si sono resi conto che la protesi fu affinata più volte sul piede della destinataria, che evidentemente doveva tenerci molto all’estetica ma anche alla comodità.
La protesi in legno è rimasta sul suo alluce anche dopo la morte, quando la donna fu mummificata secondo le usanze religiose dell’Antico Egitto, per cui la conservazione del corpo era fondamentale per la vita eterna.
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