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Kung Fu Panda 3, Mario Adinolfi attacca il cartoon: ‘Diffonde la teoria gender tra i bimbi’

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Curioso attacco contro il cartoon Kung Fu Panda 3 di Mario Adinolfi, giornalista e scrittore di chiara matrice cattolica e ora candidato a sindaco di Roma per il neonato Partito della Famiglia. Adinolfi, che tra le altre cose è anche il direttore del quotidiano La Croce, ha sparato a zero sul film d’animazione della DreamWorks, prima su Facebook e poi dai microfoni di Radio Maria, asserendo che diffonde la teoria gender tra i bambini perché il protagonista, il panda Po, ha due papà (uno naturale e l’altro adottivo) e nessuna mamma.

‘Volete capire come si fa il lavaggio del cervello gender ai bambini? Ad esempio con il protagonista di Kung Fu Panda che ha due papà’, ha spiegato Adinolfi, specificando che ‘attraverso un’intelligentissima scelta, ovviamente soft, è stato utilizzato un cartone animato dal successo planetario e un personaggio simpatico a tutti i bambini e adulti del mondo, per far passare il concetto di stepchild adoption: ovvero l’idea che si possa crescere con due papà, uno biologico e uno adottivo, e che in assenza di una mamma questa sia sostituibile da un doppione maschile. Continuo a considerare questi modelli tremendamente pericolosi: nessuno ha due papà, meno che mai un papà adottivo sostituisce una mamma. E il fatto che nel cartone animato tutto sia carino e inattaccabile è il problema in più, non un problema in meno’. Adinolfi ha poi chiuso la sua invettiva invitando le famiglie cattoliche al boicottaggio del film.

In Kung Fu Panda 3, che arriverà giovedì 17 marzo nelle sale italiane dopo l’anteprima dello scorso weekend, il protagonista Po, cresciuto fin dall’infanzia con il padre adottivo Mr. Ping, incontra improvvisamente il suo padre biologico Li Shan e decide di andare a vivere con lui, anche se il cambiamento gli peserà non poco.

Un’immagine che ha sorprendentemente (o forse no) sconvolto Mario Adinolfi, subito lesto a individuare il ‘pericolo’ gender pure nelle innocue storie del panda Po (del resto ci sono movimenti politici che con il complottismo ci campano) per informare i suoi seguaci sull’ennesima ‘minaccia’ contro la famiglia tradizionale. A dire il vero, però, la reazione degli utenti al provocatorio post del giornalista non è stata quella che lui si attendeva: pochi consensi e una valanga di sfottò, tipo ‘E sul passaggio della sigla di Heidi dove si dice ‘le caprette ti fanno ciao’ non è forse un invito non troppo celato al consumo di funghi allucinogeni e droghe’?, oppure ‘Che ne dice di Paperino che cresce tre nipoti, figli di non si sa chi’ o ancora ‘E la Bella Addormentata che è cresciuta non da due donne, ma addirittura da tre’?

E come se non bastasse, stamane Mario Adinolfi si è accapigliato sulla questione con Fabio Volo durante la puntata de Il Volo del Mattino su Radio DeeJay. Volo, che è direttamente interessato alla vicenda poiché ha doppiato il panda Po per la versione italiana di Kung Fu Panda 3, ha chiesto spiegazioni ad Adinolfi circa il suo invito a boicottare il cartoon, ma la discussione è ovviamente degenerata tra un invito a ‘curarsi e a prendere psicofarmaci’ e accuse di blasfemia, fino a che il conduttore de Le Iene ha chiuso il collegamento accusando il giornalista di ‘aver trovato nella religione una casa confortevole per le sue patologie’…

Detto questo, secondo voi Kung Fu Panda 3 diffonde davvero in maniera sottile la teoria gender, come dice Adinolfi, o questa curiosa ipotesi esiste soltanto nella sua particolarissima visione del mondo?

Raffaele Dambra

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