È stata arrestata Kosaka Kumiko, la suora accusata di aver consegnato bambini ai preti pedofili, al centro di uno scandalo tra l’Argentina e Verona. La suora è stata fermata dopo un mese di latitanza a Buenos Aires. «Sono una brava persona, che ha donato la sua vita a Dio», si difende lei, proclamandosi innocente.
Eppure le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: avrebbe selezionato alcuni bimbi sordi da consegnare ai sacerdoti che ne avrebbero abusato sessualmente. Questo sarebbe successo presso l’Istituto Provolo di Mendoza, in Argentina.
Cosa c’entrano l’Italia e Verona? Uno dei protagonisti di questa inquietante vicenda di pedofilia è don Nicola Corradi, 82 anni, accusato di «abuso sessuale aggravato» contro una ventina di minori. L’uomo era stato accusato dello stesso reato anni fa, quando operava nell’istituto Provolo di Verona. La chiesa, come da prassi, invece di consegnare il prete alla giustizia, aveva deciso di allontanarlo dal luogo dei presunti abusi. Don Nicola Corradi è finito così nell’istituto gemello in Argentina, dove avrebbe però proseguito sulla stessa strada. Tra i complici un altro sacerdote, un 52enne argentino, e, appunto, suor Kosaka Kumiko.
Una delle vittime degli abusi sessuali ha raccontato alla procura che la suora la costringeva a indossare un pannolino, nonostante avesse cinque anni, per nascondere il sangue provocato dalle violenze sessuali da parte dei sacerdoti. Suor Kosaka Kumiko, che si professa innocente negando di essere a conoscenza degli stupri, in Argentina è stata soprannominata «il diavolo dal volto femminile» e «la monaca degli abusi».
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