Dopo due giorni dall’annuncio ufficiale, il ministero del Lavoro ha corretto i dati diffusi lo scorso martedì 25 agosto a proposito del numero dei contratti a tempo indeterminato che si sono registrati nei primi 7 mesi del 2015. E dunque, secondo le tabelle corrette, i contratti a tempo indeterminato in più che si sono registrati fino alla fine di luglio 2015 sono 327.758 e non 630.585 come comunicato in precedenza. Inoltre le cessazioni ammontano a 4.014.367 e non 2.622.171 come precedentemente annunciato.
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La cifra somma il saldo fra attivazioni e cessazioni (+117.498) e stabilizzazioni (210.260) come si legge nelle tabelle corrette. Dopo la figuraccia fatta, il ministero ha fatto sapere in una nota: ”E’ stata diffusa una tabella che dava conto delle attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro di tutti i settori di attività, escluso il lavoro domestico e la pubblica amministrazione, nei primi sette mesi del 2015 in confronto allo stesso periodo del 2014. Purtroppo, un errore nei calcoli relativi alle diverse componenti ha prodotto valori non esatti”.
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