Fanno discutere le esternazioni di Davide Piccardo, coordinatore delle Associazioni islamiche di Milano (Caim), che auspica un’Italia a maggioranza musulmana dove le donne vadano in giro coperte con il velo per pudore. Piccardo, durante l’intervista alla trasmissione radiofonica La Zanzara, ha anche commentato i fatti di piazza San Carlo a Torino e gli ultimi attentati terroristici.
Ecco il Davide Piccardo pensiero. Il coordinatore Caim sogna innanzitutto di entrare in Parlamento: «Mi piacerebbe. C’è Khalid Chaouki, ma ci vuole poco a essere meglio di lui, non ha difeso i diritti dei musulmani in Italia». Inquietante il tipo di partito auspicato da Piccardo: «Ci potrebbe essere un partito di ispirazione religiosa, come l’Akp turco di Erdogan». Quello che governa nella “democraticissima” Turchia, terra dove i giornalisti sono “liberissimi” di scrivere ciò che vogliono. Come si schiererebbe in Italia questo fantomatico partito musulmano? «Teoricamente saremmo più vicini a quei partiti di destra che incarnano i valori della famiglia, della tradizione e della morale. Ma questi ci sputano ogni giorno in faccia. Invece la sinistra ci difende».
Cosa pensa Davide Piccardo del caos in piazza a Torino, dove si è rischiata la strage a causa di un falso allarme bomba? La colpa, per lui, non è della psicosi collettiva verso gli attentati dell’Isis, ma dell’alcol. Alcol vietato dalla religione islamica: «La colpa di quello che è successo a Torino è dell’alcol, erano persone non lucide, con la birra in mano. Una buona parte di quelle persone non era lucida. Legalizzerei le droghe leggere, ma l’alcol è un pericolo. Io non bevo».
Sui recenti attentati in Inghilterra: «Attentato di Londra? Sono persone squilibrate che non hanno nulla a che fare con l’Islam. In alcuni casi come durante la strategia della tensione ci sono i servizi segreti che mettono lo zampino. In Italia abbiamo una tradizione. I servizi hanno utilizzato terroristi e criminali per fare attentati. Succede lo stesso adesso». Insomma, una sorta di complotto.
In definitiva, Piccardo auspica che l’Italia diventi a maggioranza musulmana: «Mi piacerebbe, l’Islam è un messaggio di pace ed equilibrio. L’Islam è un dono, se volete riceverlo bene altrimenti pazienza». Nell’Italia musulmana di Piccardo la donna andrebbe in giro coperta e la poligamia sarebbe legale: «La donna è meglio che vada coperta secondo i canoni del pudore islamico. Non mi piace la mercificazione del corpo femminile. Sono a favore della poligamia. Perché no? Al massimo quattro mogli, come dice il Corano».
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