E’ ipovedente, ma è costretta a pagare il canone Rai. Da diverso tempo Elena Brescacin ha intrapreso una battaglia che va avanti ormai da 6 anni. L’associazione per i diritti degli utenti e consumatori le ha risposto che è costretta a pagare il servizio, perché non si tratta di una tassa su un servizio stesso, ma di una sul possesso degli apparecchi. Eppure Elena ammette che sarebbe un suo diritto essere esente dal canone almeno del 50%, perché può usufruire soltanto della metà dei servizi offerti dalla radio e dalla televisione italiana.
Invece non c’è stato nulla da fare, perché, nonostante la disabilità, di cui Elena è affetta, per tutta risposta si è sentita dire che bisogna pagare lo stesso la tassa e che non vale la sua richiesta di pagarne il 50%, dato che almeno può ascoltare la radio. Secondo Elena, mettere qualche audiodescrizione non dà un servizio a chi non può vedere.
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