Un’intossicazione al banchetto di nozze ad Asti è costata la vita a un uomo di 77 anni, zio dello sposo, oltre al ricovero di 30 persone e a un matrimonio rovinato. Tutto è iniziato fin dalla sera di sabato 9 settembre, giorno del matrimonio, quando alcuni invitati hanno avvertito gli sposi di aver gravi problemi di salute, con forti dolori addominali e tutti i sintomi di un’intossicazione alimentare: anche la coppia nel corso della notte si è sentita male e si è recata al Pronto Soccorso. Tra i ricoverati c’era anche Pierino Magnelli, 77 anni, che è deceduto nel corso della notte tra martedì e mercoledì a seguito di complicazioni da intossicazione alimentare. Il banchetto di nozze si era tenuto a pochi chilometri da Asti, alla Locanda delle antiche sere, in località Maretto: ora sulla vicenda stanno indagando i Nas e la magistratura.
Per la giovane coppia il giorno delle nozze è stato l’inizio di un vero incubo, come ha raccontato Valentina Fina, la sposa, alla Stampa. La cerimonia in comune a Caselette lo scorso sabato, poi il viaggio fino alla Locanda delle antiche sere, nei pressi di Asti, per il banchetto di nozze e la festa.
Valentina e il marito, Fabrizio Magnelli, non si danno pace. Avevano scelto quel ristorante con molta cura, leggendo le recensioni e andando a fare la prova del pranzo tre volte, prima di sceglierlo per la loro festa.
Qualcosa però è andato storto. Alcuni invitati, ha raccontato la giovane al quotidiano, si sono lamentati della presenza eccessiva di insetti sui tavoli e alcuni piatti non erano stati graditi perché troppo crudi.
Nulla però faceva immaginare la tragedia. Già dalla sera gli invitati e gli sposi sono stati male e sono stati costretti a ricorrere alle cure in ospedale: trenta le persone che hanno avuto bisogno del ricovero tra cui lo zio di 77 anni. Trasportato al Giovanni Bosco nella mattina di lunedì, è stato ricoverato in Rianimazione ma le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso.
Sotto accusa ci sarebbe un piatto di pesce, ma le analisi dei Nas si sono estese a varie portate per individuare la causa dell’intossicazione. I proprietari della locanda hanno detto agli sposi di essere disposti a pagare un risarcimento, ma la coppia ha già dichiarato di voler far causa e di volere non i soldi ma giustizia.
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