In Indonesia, è stato registrato oggi, ore 1.28 locali, un violento terremoto di magnitudo 6.2, con epicentro nella provincia del Sulawesi, a 6 chilometri dal distretto di Majene e a una profondità di 18 chilometri.
Gli effetti del sisma sono stati riscontrati soprattutto nel capoluogo di Mamuju, distante 36 chilometri dall’epicentro, dove si registra la maggior parte delle vittime, attualmente circa 35 in totale. Il bilancio dei feriti è gravissimo: più di 600, di cui 200 in gravi condizioni.
La scossa è stata così forte che molti edifici sono crollati, compresi un albergo, un ospedale e un palazzo dove si trovano gli uffici governativi. Molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie e circa 2 mila sono sfollate.
Il paese è purtroppo abituato alle calamità naturali: nel 2018, un devastante terremoto sull’isola di Celebes, nella regione di Palu, con magnitudo 7,5, aveva provocato pure un violento tsunami. Le vittime erano state oltre 4.300 e 170mila gli sfollati.
Già ieri era stata registrata una scossa di magnitudo 5.9, le autorità non hanno preparato adeguatamente la popolazione. Il terremoto ha interrotto l’elettricità e danneggiato diversi ponti.
Il segretario del governatore locale, Muhammad Idris, ha fatto sapere che in queste ore si sta lavorando per mettere in salvo chi si trovava negli uffici governativi, mentre il capo della protezione civile della provincia, Darno Majid, ha dichiarato che il numero delle vittime è destinato ad aumentare in maniera consistente.
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