E’ scontro aperto tra il San Raffaele di Milano e il noto virologo Roberto Burioni, in prima linea da marzo scorso nella divulgazione scientifica sul Covid-19. Un tweet del professore, in riferimento alla situazione nei Pronto Soccorso, ha scatenato infatti le polemiche e, in particolare, la reazione dell’Ospedale San Raffaele di Milano, presso cui il virologo è docente.
“Alcuni dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico – si legge nel Tweet condiviso ieri da Roberto Burioni – , e può essere vero. Ma quelle centinaia di persone che finiscono ogni giorno al cimitero a causa di Covid-19, sono spinte dal panico? Basta bugie. Basta bugie. Basta Bugie“.
Ma non passano che poche ore quando il Gruppo San Donato e l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano replicano con una nota, inviata ai dipendenti, in cui prende le distanze dal commento del professore, invitandolo a considerazioni più rispettose “della verità e del lavoro altrui“.
“Il Gruppo si discosta dal pensiero del professore, in quanto le sue considerazioni sono del tutto infondate – si legge nella nota diramata dall’Ospedale – dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid“.
Sui social si accende immediatamente la polemica. Moltissimi messaggi di solidarietà arrivano al professor Burioni come: “Sembrerebbe che anche il San Raffaele non conosca la realtà del Pronto Soccorso, i morti che ha citato Burioni sono reali. Negarlo è criminale“. Ma c’è anche chi lo critica, come Vittorio Sgarbi che ironicamente commenta: “Caro Burioni, benvenuto nel mondo dei ‘diffidati’. Chi di diffida colpisce, di diffida perisce“.
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