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Il rapper Gionny Scandal ha ritrovato i genitori biologici in tv

Il rapper GionnyScandal, grazie a Le Iene, è riuscito a trovare i suoi genitori adottivi: la sua storia ha fatto il giro del web e ha commosso davvero tutti.

GionnyScandal-Nanopress.it

La storia di GionnyScandal, fino a pochi giorni fa almeno, è sempre stata fatta di lacrime, di sofferenza, di domande che faticavano a trovare risposte. Classe ’91, il rapper – salito alla ribalta grazie a YouTube – ha perso suo padre quando aveva cinque anni, sua madre quando ne aveva dieci, per poi scoprire che in realtà nessuno dei due era un suo genitore naturale: quando era piccolissimo, infatti, era stato adottato. Dopo aver vissuto per anni con sua nonna, poi, ha perso anche lei e da lì è iniziata la sua corsa ininterrotta verso la scoperta dei genitori biologici. Corsa terminata con la tappa più importante, grazie a Le Iene.

La storia di GionnyScandal

Non è la prima volta che qualcuno – di famoso ovviamente – trova i genitori grazie a un programma televisivo. Potremmo fare l’esempio di Paola Caruso – che di recente ha confessato il dramma che sta vivendo suo figlio Michele, che non potrà più camminare a causa di un’iniezione “sbagliata” in Egitto – che nel 2019 grazie a Barbara D’Urso trovò la sua vera madre.

Tutto partì da un servizio di Pomeriggio Cinque: la showgirl andò in tv a raccontare la sua storia. Calabrese d’origine, era stata abbandonata appena nata e data in adozione a una coppia che non poteva avere figli. Suo padre era morto già da qualche anno, sua madre era ormai anziana, lei viveva a Milano per lavoro (quindi a centinaia di chilometri di distanza da lei) e il padre di suo figlio l’aveva lasciata mentre era incinta, quindi doveva anche badare a un neonato completamente sola.

Fu allora che, sentendo la sua storia, nella mente di una donna si accese una lampadina: nell’85 aveva dato alla luce una bambina, ma sua madre le aveva fatto credere che fosse morta subito dopo, dal momento che il suo ex compagno – che a quanto pare era un calciatore del Catanzaro – l’aveva lasciata e non aveva saputo nulla della sua gravidanza. Lo scandalo sarebbe stato troppo grande in un paesino come il loro.

Dopo la sua nascita – a cui credeva fosse seguita la sua morte – la donna, Imma, si era sposata, aveva avuto altri figli e mai aveva pensato che proprio quella ragazza bionda salita alla ribalta grazie ad Avanti un altro fosse la sua vera figlia. Da lì il dubbio, la scoperta, il test del DNA e poi un grande punto interrogativo: in che rapporti sono le due donne oggi? Chi lo sa. A quanto pare, dopo la fine della prima quarantena, la Caruso aveva dichiarato di avere pochi rapporti con la madre biologica, che a detta sua sarebbe stata interessata più alle luci della ribalta che a lei, ma poi potrebbero aver fatto pace, salvo poi allontanarsi di nuovo (oggi non sembrano particolarmente vicine).

Perché abbiamo raccontato questa storia? Perché è più o meno quello che è accaduto anche a un altro personaggio conosciuto. Questa volta si tratta di un rapper, GionnyScandal, e il palco su cui tutto questo è accaduto è quello de Le Iene e non quello di Barbara D’Urso, ma il succo è lo stesso.

“Senza la sofferenza non avrei nulla da raccontare”, questa è la frase pronunciata più spesso da GionnyScandal, divenuta per lui quasi un mantra. Il rapper è diventato un idolo del web: il primo palco su cui si è esibito è stato YouTube. “Non c’è niente di diverso da altri giovani aspiranti artisti”, potrebbe affermare qualcuno. Ma il suo è un caso particolare: a muoverlo in questi anni, a spingerlo, quasi come se fosse la sua benzina, è sempre stata la sofferenza: il suo cruccio più grande è sempre stato quello di non aver mai conosciuto i suoi genitori biologici.

Era solo un adolescente quando scoprì di essere stato adottato: i suoi genitori adottivi erano morti quando era bambino (il padre quando aveva cinque anni e la mamma quando ne aveva dieci), quindi era cresciuto solo con la nonna. Fu proprio mentre viveva con lei che scoprì la verità: i sospetti c’erano, ma la certezza è arrivata solo molto tempo dopo. Inizialmente, come lui stesso ha ammesso, non diede troppo peso a questa notizia, nonostante la sua portata: del resto, una famiglia lui l’aveva avuta, anche se “non convenzionale”, per così dire.

Fu dopo la morte della nonna che tutto cambiò: il suo equilibrio iniziò a traballare e la voglia di scoprire chi fossero i genitori naturali iniziò a crescere sempre di più. Da lì non si è mai dato pace. Gionata – questo il suo nome all’anagrafe – ha iniziato a cercare incessantemente i suoi genitori, ma solo grazie a Le Iene è riuscito a trovarli.

Tutto quello che sapeva di loro era la loro provenienza e il cognome del padre: era nato a Pisticci, un comune in provincia di Matera, e il primo proveniva dalla famiglia Di Dio. Che fosse stato abbandonato sulle scale dell’orfanotrofio lo aveva sempre saputo, come sapeva da tempo di avere un fratello e una sorella, ma la domanda a cui non riusciva a trovare una risposta era: perché i genitori avevano rinunciato a lui?

GionnyScandal – Nanopress.it

Sarà grazie all’aiuto de Le Iene che riuscirà a scoprire tutto. E, udite udite, anche a riabbracciare entrambi i genitori.

La scoperta e l’incontro

Dopo una serie di ricerche – tra radio, tv locali, citofonate a chiunque avesse il suo stesso cognome – GionnyScandal, insieme a Le Iene, è riuscito a svelato l’arcano: in realtà non era stato davvero abbandonato, fu il tribunale a giudicare entrambi i suoi genitori incapaci di prendersi cura di un bambino così piccolo, ecco perché fu reso adottabile.

A un tratto, dopo altre ricerchi, ecco comparire gli zii materni. Saranno loro a raccontare a Gionny praticamente tutto: la verità è che, quando aveva due anni, dopo la separazione dei genitori andò a vivere con loro, anche perché la madre, che quando era nato aveva solo 21 anni, era troppo giovane e fragile per potersi occupare di lui. Saranno proprio loro a indicare a lui e alla troupe de Le Iene dove si trova sua madre, Rita: vive a Lecce e lì l’andranno a cercare.

Ma prima di partire, Gionny riesce a conoscere suo padre, Antonio. I due si abbracciano e si baciano, come se non stessero aspettando altro da una vita: forse, in effetti, era proprio così. L’uomo – una sua fotocopia tra l’altro – gli confessa di avere la sua stessa passione per la musica, di aver scritto varie canzoni per la sua ex moglie. Hanno lo stesso naso, gli stessi occhi, lo stesso senso dell’umorismo e i due non hanno alcuna intenzione di lasciarsi.

Il giorno dopo poi riesce a incontrare anche sua madre: anche la sua accoglienza sarà calda, esattamente come quella dell’ex marito. Anche con lei Gionata troverà tanti punti in comune, primo tra tutti la passione per i tatuaggi.

Alla fine quel viaggio si conclude con tante certezze, tante risposte – arrivate dopo 31 anni di domande – e tanta gioia.

Anna Gaia Cavallo

Mi chiamo Anna Gaia Cavallo, ho 30 anni, sono nata a Salerno e lì ho vissuto fino ai miei 18 anni. Poi il viaggio verso Siena per l'università, la laurea in economia e gestione d'impresa e poi il ritorno nella mia città natale. Qui, dopo un anno di lavoro nel settore economico, ho capito che non era questa la strada giusta per me e ho deciso di seguire quella che era sempre stata la mia più grande passione fin da piccola: la scrittura. A quel punto ho lasciato tutto quello che avevo costruito nei sei anni precedenti e ho intrapreso un altro percorso, quello che mi ha portato a diventare giornalista. Iscritta all'albo dei pubblicisti della Campania dal 2019, dopo aver attraversato diversi mondi, sono approdata sul pianeta Nanopress nel 2022 come editor e qui amo occuparmi di cronaca e attualità, ma quando mi capita di scrivere di musica raggiungo il massimo del piacere.

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