Secondo le prime indiscrezioni Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni trionfatore delle elezioni, starebbe già preparando il primo decreto da far approvare con urgenza dal nuovo Parlamento per rispondere alle sfide economico-sociali che il Paese sta affrontando.
La questione principale riguarderà, come solitamente accade, le coperture: si stima che finanziare interventi per calmierare i prezzi dell’energia e condonare le cartelli esattoriali potrebbe richiedere circa 20 miliardi di Euro.
Intervenire sul caro energia è un provvedimento ritenuto necessario ed improrogabile da tutte le forze politiche, tuttavia Meloni, chiamata dalle urne a sobbarcarsi nei fatti tale problema, prosegue sulla linea che impone di non proporre nuovi scostamenti di bilancio a debito.
Ciononostante misure quali il taglio dell’IVA sul gas al 5%, l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette, il rafforzamento del credito d’imposta per le aziende, lo sconto sulla benzina richiederebbero circa 20 miliardi.
Per evitare nuovo debito il partito di destra vorrebbe attingere ai fondi strutturali UE 2014-2020 inutilizzati, ossia i capitali europei destinati a finanziare crescita, sviluppo ed occupazione degli stati membri. Qui però si apre una discussione: se il gruppo meloniano afferma che vi sia ancora disponibile circa la metà dei 45 miliardi stanziati dal fondo, la Ragioneria Generale dello Stato ad aprile segnalava un ammontare invece di 3.5 miliardi di Euro.
Ipotesi aggiuntiva è prelevare quanto necessario anche dal programma complementare UE (12.3 miliardi), che abbina finanziamenti nazionali e comunitari.
In ogni caso tale liquidità è vincolata a parametri e settori d’investimento specifici, che dunque richiederebbero una trattativa con Bruxelles che potrebbe dilatare ulteriormente i tempi.
Vecchio pallino del Centrodestra, che Fratelli d’Italia vorrebbe subito approvare, è lo stralcio delle cartelle esattoriali con importi fino a 3.000/3.500€. L’idea è di ottenere in tal modo gettito immediato da poter reinvestire sul taglio al costo energetico, foraggiando una sovvenzione tampone con un condono singolo e limitato.
Il progetto prevede una dinamica di saldo e stralcio delle cartelle fino a 3.500€ dove al contribuente moroso è richiesto il versamento solo del 20% di quanto dovuto.
Altra ipotesi è di mantenere l’importo totale, maggiorarlo del 5%, ma eliminare la restituzione di quanto accumulato in sanzioni ed interessi. La rateizzazione dovrebbe essere su base decennale.
Per i debitori più piccoli si avvierebbe una interlocuzione con la Pubblica Amministrazione al fine di rateizzare i pagamenti in 5 anni con interessi fissi al 5%.
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