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Il disgelo diplomatico dell’Arabia Saudita ha riconquista il Canada dopo un lungo stop

L’Arabia Saudita e il Canada sono giunti a un accordo per riprendere le relazioni diplomatiche, dopo una disputa durata anni il cui inizio risiede nel 2018. La tensione tra i due paesi era iniziata quando il Canada aveva espresso preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Arabia Saudita e aveva chiesto la liberazione di attivisti per i diritti delle donne detenuti nel paese.

Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman – Nanopress.it

In risposta, le autorità saudite hanno espulso l’ambasciatore canadese ma anche interrotto i legami commerciali con il Canada. Tuttavia, dopo negoziati tra i due Paesi, è stato raggiunto un accordo per ripristinare le relazioni diplomatiche.

Le dichiarazioni separate rilasciate dai due Paesi non hanno fornito dettagli sulle modalità del ripristino delle relazioni diplomatiche né sulla tempistica. Tuttavia, entrambi i paesi hanno espresso il loro impegno per il rafforzamento delle relazioni bilaterali e per la promozione della pace e della stabilità nella regione del Medio Oriente.

È un segnale positivo che Arabia Saudita e Canada abbiano deciso di riprendere le relazioni diplomatiche e di nominare nuovi ambasciatori. Questo porterà un miglioramento delle relazioni bilaterali e a una maggiore cooperazione su questioni di interesse comune.

È interessante notare che la decisione di riprendere le relazioni diplomatiche è stata suggerita dalle discussioni tra il primo ministro canadese e il principe ereditario saudita durante un forum economico. Ciò dimostra l’importanza del dialogo e della diplomazia nella risoluzione dei conflitti internazionali.

È auspicabile che la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Arabia Saudita e Canada porti a un maggiore rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione in territorio saudita, nonché a una maggiore stabilità nella regione del Medio Oriente.

Ripresa diplomatica tra Arabia Saudita e Canada

La disputa tra Arabia Saudita e Canada del 2018 è stata scatenata dall’arresto di diverse attiviste per i diritti umani, tra cui Samar Badawi, che aveva lottato per i diritti delle donne e per la fine del sistema di tutoraggio maschile in Arabia. Inoltre, il marito di Samar Badawi, il blogger Raif Badawi era stato precedentemente arrestato e condannato a 10 anni di prigione e 1000 frustate per aver criticato il sistema religioso e politico del Paese.

La situazione è stata appesantita ulteriormente dalla decisione del governo canadese di esprimere preoccupazione per la detenzione degli attivisti per i diritti umani in Arabia Saudita e per chiedere la loro liberazione. In risposta, i vertici sauditi hanno espulso l’ambasciatore canadese e interrotto, così, i legami commerciali con il Canada.

La fuga della moglie e dei figli di Raif Badawi in Canada, dove avevano ottenuto la cittadinanza, ha probabilmente contribuito ad aumentare la tensione tra i due paesi. Tuttavia, la recente decisione di riprendere le relazioni diplomatiche potrebbe portare a un miglioramento della situazione dei diritti umani in Arabia Saudita e alla liberazione degli attivisti detenuti.

Sia Arabia Saudita che il Canada hanno sottolineato l’importanza del rispetto reciproco e degli interessi comuni per il ripristino dei legami diplomatici. È possibile che ciò possa portare a un dialogo più costruttivo tra i due paesi su questioni di interesse comune, tra cui la lotta al terrorismo, la sicurezza energetica e la promozione dei diritti umani.

Resta da vedere, però, se la ripresa delle relazioni diplomatiche porterà a un miglioramento effettivo della situazione dei diritti umani in Arabia e alla liberazione degli attivisti detenuti. Ci sono ancora molte preoccupazioni in merito alla situazione dei diritti umani, compreso il trattamento dei lavoratori migranti, la condizione delle minoranze religiose e la limitazione della libertà di espressione e di stampa.

Arabia Saudita – Nanopress.it

L’arresto degli attivisti per i diritti umani in Arabia Saudita ha suscitato preoccupazione e indignazione in tutto il mondo. Nel 2018, il ministro degli Esteri canadese Chrystia Freeland aveva espresso la sua preoccupazione per l’arresto di Samar Badawi e di altri attivisti per i diritti umani in Arabia Saudita. In un tweet, il ministero ha dichiarato di essereseriamente preoccupato per ulteriori arresti di attivisti della società civile e per i diritti delle donne in #Arabia Saudita, tra cui Samar Badawi”.

La comunità internazionale ha condannato gli arresti e ha chiesto la liberazione degli attivisti. Tuttavia, le autorità saudite hanno continuato a detenere gli attivisti e a reprimere le voci dissidenti.

Le pressioni internazionali e la critica pubblica possono essere efficaci nel sollevare la questione dei diritti umani e nel mettere pressione sui governi che violano tali diritti. È  l’importante che queste pressioni siano sostenute e continue per ottenere risultati duraturi.

La serie di messaggi sui social media che hanno visto Canada e Arabia Saudita contrapporsi sulla questione dei diritti umani hanno portato alla rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi nel 2018.

Le autorità saudite hanno accusato il Canada di interferire nei suoi affari interni e di violare la sua sovranità nazionale per aver chiesto la liberazione degli attivisti per i diritti umani detenuti. In risposta, il governo saudita ha richiamato il suo ambasciatore in Canada e ha espulso l’ambasciatore canadese.

La faida su Twitter ha mostrato come i social media possano essere utilizzati come strumento di diplomazia pubblica e come la critica pubblica e le pressioni internazionali possano influenzare le relazioni tra i Paesi.

La ripresa delle relazioni diplomatiche tra l’Arabia Saudita e il Canada, annunciata di recente, potrebbe rappresentare un’opportunità per superare le divergenze e collaborare per affrontare questioni di interesse comune. Resta da vedere se ci sarà un reale cambiamento nella politica del paese in materia di diritti umani e se ci sarà un dialogo costruttivo su questioni delicate come la libertà di espressione e la promozione dei diritti umani.

L’espulsione dell’ambasciatore canadese e la rottura delle relazioni diplomatiche tra l’Arabia Saudita e il Canada nel 2018 sono stati causati non solo dalla questione degli attivisti per i diritti umani, ma anche dalle preoccupazioni internazionali per l’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi.

Il Canada, insieme ad altri paesi, ha denunciato l’assassinio di Khashoggi come un attacco alla libertà di espressione e ha imposto sanzioni contro i cittadini sauditi legati all’attacco. Questo ha ulteriormente aumentato le tensioni tra i due paesi e ha contribuito alla rottura delle relazioni diplomatiche.

La ripresa della diplomazia tra Arabia Saudita e Canada potrebbe rappresentare un’opportunità per sollevare la questione dell’omicidio di Khashoggi e per chiedere un maggiore rispetto dei diritti umani sauditi. Tuttavia, è importante che la promozione dei diritti umani sia al centro del dialogo tra i due paesi e che ci sia un impegno concreto per migliorare la situazione dei diritti umani in Arabia Saudita.

La decisione di riprendere le relazioni diplomatiche fa seguito alle discussioni tra il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il primo ministro canadese Justin Trudeau lo scorso novembre a margine del Forum di cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) a Bangkok.

Riyadh ha recentemente dato priorità alla crescita economica interna e ha cercato di allontanarsi dalla sua tradizionale reputazione di produttore di petrolio conservatore e combattivo, diventando un attore economico globale e un importante centro turistico e commerciale regionale. La promozione dei diritti umani e della pace nella regione del Medio Oriente rimangono sfide importanti per il paese.

La risposta dell’Arabia Saudita alla critica del Canada sulla situazione dei diritti umani nel paese nel 2018, che ha portato alla rottura delle relazioni diplomatiche, è stata considerata da alcuni osservatori come una reazione eccessiva e sproporzionata.

Riyadh ha un ruolo importante da svolgere nella regione del Medio Oriente e ha la responsabilità di promuovere la pace e la stabilità nella regione, nonché di rispettare i diritti umani dei suoi cittadini e di quelli degli altri paesi.

Detenuto saudita Badawi – Nanopress.it

La ripresa delle relazioni diplomatiche con il Canada potrebbe rappresentare un passo avanti in questa direzione. La comunità internazionale deve continuare a sollevare la questione dei diritti umani in Arabia Saudita e a chiedere che vengano rispettati i diritti fondamentali.

La ripresa delle relazioni diplomatiche tra autorità canadesi e saudite sia il primo passo per una maggiore cooperazione tra i due paesi su questioni di interesse comune, incluso il rispetto dei diritti umani e la promozione della pace nella regione del Medio Oriente. La comunità internazionale deve continuare a monitorare da vicino la situazione dei diritti umani in Arabia Saudita e a sollevare la questione della libertà di espressione, di associazione e di stampa nel paese.

I vertici sauditi hanno un ruolo importante da svolgere nella regione del Medio Oriente e deve lavorare per promuovere la pace e la stabilità nella regione.

Il percorso diplomatico delle autorità saudite

Negli ultimi mesi, l’Arabia Saudita ha cercato di rafforzare i suoi legami con altri paesi della regione e di svolgere un ruolo più attivo nella diplomazia internazionale.

A marzo, il regno ha ristabilito le relazioni diplomatiche con l’Iran in un accordo mediato dalla Cina, segnando un importante passo avanti nella risoluzione delle tensioni tra i due paesi. Inoltre, l’Arabia Saudita ha ripreso i rapporti con la Siria e ha ospitato il presidente siriano Bashar al-Assad per il vertice della Lega araba di venerdì.

Ha anche lavorato duro per mediare la pace in Sudan, ospitando colloqui tra i rappresentanti dei due generali in guerra del Paese. Gli Stati Uniti hanno preso parte a quei negoziati e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha incontrato i funzionari sauditi per discutere della pace nello Yemen.

Questi sviluppi mostrano come Arabia Saudita stia cercando di svolgere un ruolo più attivo nella diplomazia internazionale e di rafforzare i suoi legami con altri paesi della regione. Tuttavia, è importante notare che continua a essere criticata per le sue politiche interne in materia di diritti umani, compresa la detenzione di attivisti per i diritti delle donne e la limitazione della libertà di espressione e di stampa. Inoltre, il paese è stato accusato di essere coinvolto nella guerra in Yemen, che ha causato gravi sofferenze per la popolazione civile.

La recente ripresa delle relazioni diplomatiche con altri paesi potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Arabia Saudita di lavorare per migliorare la sua reputazione internazionale e di adottare politiche più rispettose dei diritti umani. Tuttavia, resta da vedere se ci sarà un reale cambiamento nella politica del paese e se ci saranno progressi concreti nella promozione dei diritti umani e della pace nella regione del Medio Oriente.

Solo attraverso un impegno costante e concreto per la promozione dei diritti umani e della pace, l’Arabia Saudita potrà davvero guadagnare la fiducia e il rispetto della comunità internazionale e contribuire a creare un futuro migliore per la regione del Medio Oriente.

Alqanun al suo arrivo in Thailandia dopo la fuga dall’Arabia Saudita – Nanopress.it

La visione delle autorità e dei funzionari sauditi in merito allo sforzo diplomatico è ben chiara e preannuncia un percorso diplomatico che ha già portato al centro della regione saudita, facendola diventare un punto di riferimento per la diplomazia del Medio Oriente.

Il quotidiano saudita Al Riyadh ha spiegato, in merito ai rapporti diplomatici sauditi riallacciati, che l’Arabia Saudita è un paese che ha una storia di leadership nella regione araba e islamica e che ha assunto un ruolo importante nella promozione della stabilità regionale e nella difesa delle cause dei paesi della regione nelle sedi internazionali. Inoltre, viene sottolineato che il Paese ha fatto importanti progressi nella modernizzazione e nel rafforzamento della sua posizione a livello internazionale.

Secondo il quotidiano, le autorità saudite hanno una politica estera basata su principi di buon vicinato e non ingerenza negli affari interni degli altri Paesi. La Nazione sta cercando  di rafforzare le sue relazioni con i paesi del Golfo, con i paesi arabi e islamici, e di promuovere l’unità dei paesi arabi e la cooperazione tra i paesi del mondo islamico. Inoltre, l’Arabia Saudita aspira a diventare un paese attivo e influente a livello globale.

Il Principe ereditario Mohammed bin Salman ha svolto un ruolo importante nella modernizzazione del paese e nella promozione della sua posizione a livello internazionale. Il paese ha fatto importanti progressi nella diversificazione dell’economia e nella promozione del turismo e del commercio.

In generale, l’Arabia Saudita rappresenta un importante attore nella politica internazionale e ha una forte presenza nella regione araba e islamica. Il Paese ha una politica estera basata su principi chiari e cerca di promuovere la stabilità regionale e la cooperazione tra i paesi della regione. Inoltre, Riyadh aspira a diventare un paese attivo e influente a livello globale e ha fatto importanti progressi nella modernizzazione e nella diversificazione della sua economia.

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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