Approvato il decreto contro la criminalità giovanile da parte del Consiglio dei Ministri, dopo i fatti di Caivano e Palermo.
Tra le misure previste nel decreto legge anche l’avviso orale del questore per i minori, la possibilità di stop all’utilizzo del cellulare e la detenzione per i genitori che non mandano i figli alla scuola dell’obbligo. Si valuterà anche una limitazione all’accesso dei siti web pornografici.
È notizia di questi minuti che il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contro la criminalità giovanile.
La questione principale del provvedimento è quella riguardante la lotta alla criminalità minorile. L’avviso orale, finora destinato agli over 14, si estende quindi anche ai minori di 14 anni. Il Questore potrà disporre il divieto di utilizzo del web e dei dispositivi elettronici, nel caso lo ritenga opportuno, anche se il minore non sia stato condannato in via definitiva.
I genitori del minore rischiano sanzioni fino a 1.000 euro, con l’unica eccezione per i casi in cui riescano a dimostrare di non aver potuto impedire il fatto. Scatterà l’arresto in flagranza per reati legati al mancato porto d’armi o il possesso di armi atte a offendere.
I genitori che non mandano i figli alla scuola dell’obbligo rischiano il carcere fino a 2 anni e la perdita dell’Assegno di Inclusione o la sua sospensione, nel caso fosse già percepito. Prevista l’integrazione del corpo docente per circa 2.000 scuole del Mezzogiorno, con l’estensione del tempo pieno e l’aumento degli stipendi per gli insegnanti che si occupano di attività extracurriculari.
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