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Categories: Tecnologia

IFTTT: come funziona e perché usarlo

Se sei un techno-addicted non puoi non sapere cosa sia l’IFTTT; oppure lo sei ma non ti eri mai accorto/a della sua esistenza. Ebbene, è un mondo fantastico, che può mettere in comunicazione funzionalità che normalmente non si parlerebbero, rendendo la tua vita più smart a tutti i livelli; dentro casa, se sei fornito di domotica o di assistenti vari in stile Alexa, sui tuoi dispositivi elettronici e addirittura nella vita reale, quella senza smartphone (ma dove quest’ultimo può venirti decisamente in aiuto).

IFTTT è l’acronimo di If This, Than That. Esiste dal 2011 e da allora è ovviamente cresciuto e migliorato, regalandoci possibilità che diversamente non avremmo potuto esplorare. Bastano dei rudimenti di linguaggio di programmazione, o anche solo di Excel, per sapere che l’acronimo ricorda un comando preciso e indica esattamente quel che si traduce dalla frase in inglese: “se succede questo, allora fai quello”, in sostanza se si verificano alcune condizioni che tu decidi, il servizio metterà in moto un meccanismo sempre deciso da te, per ottenere ciò che vuoi. Da qui in poi si apre un universo. E questo potrebbe essere il momento storico giusto per esplorarlo!

IFTTT come funziona

IFTTT è una piattaforma web ma anche una app da scaricare su smartphone e/o tablet, che permette di utilizzare applet predefinite oppure di crearne di nuove ad hoc.

Le applet sono le azioni che vogliamo definire, che occorrono al risultato che vogliamo ottenere: se si verifica una cosa, allora fai accadere quest’altra. L’applet è questo: si stabilisce cosa è il “this”, cioè l’evento o la condizione che deve verificarsi affinché IFTTT faccia accadere il that, cioè il nostro obiettivo.

Il modello è applicabile a moltissime cose e, come detto e come è facilmente intuibile, permette di collegare app e/o dispositivi che fra loro non comunicherebbero perché non integrabili oppure perché proprietari, creando di fatto nuove funzionalità customizzate. Ecco perché possiamo far accendere all’IFTTT le luci di casa ogni volta che stiamo in zona o far arrivare una mail ogni volta che sui social succede qualcosa che ci interessa oppure ancora scoprire applet predefinite che ci traggano d’impaccio dalle situazioni imbarazzanti (non sai come uscirtene gentilmente da una conversazione scomoda? IFTTT simulerà una chiamata per te e tu potrai facilmente defilarti).

Di fatto i servizi di alcuni telefoni già mettono a disposizione degli IFTTT proprietari, come il Context Awarness di LG, ad esempio.

Esistono una serie numerosissima di applet già predefinite, che si trovano sulla pagina Explore di IFTT oppure creare la tua personale applet, rispondendo alle tue specifiche esigenze.

IFTTT Alexa

IFTTT è utilizzabile con tantissimi dispositivi e tantissime app, consultabili nella pagina del sito ufficiale dedicata ai servizi offerti

Per alcune realtà, come Alexa, l’IFTTT rappresenta una svolta: esistono già una serie di applet preconfezionate per l’utilizzo dell’home assistant di Amazon che permettono di spegnere il pc, ricordare la lista della spesa, elencare le cose da fare o i tuoi impegni da Calendar, per attivare l’aspirapolvere robot, ma si possono sempre inventarne di nuove e assolutamente personalizzate.

IFTTT Google Home

La stessa cosa succede per Google Home e, anche in questo caso, più dispositivi domotici e smart ci sono in casa, e più cose si possono fare, sfruttando al massimo le potenzialità dell’IFTTT.

IFTTT interagisce praticamente con tutti i servizi di Google: Google Assistant, Google Calendar, Google Drive, Google Sheets, Google Docs, Google Contacs.

Fra le applet predefinite e già disponibili con Google ci sono: aggiungere canzoni alle playlist di Spotify tramite Google Assistant, tracciare attività Fitbit o il monitoraggio del peso su Google Sheets, backuppare tutti i pin su Google Drive, usare Google Assistant per twittare.

IFTTT Whatsapp e altri social

L’IFTTT può naturalmente risultare molto utile con i social, specialmente se si usano (quasi) tutti e necessitiamo di essere sincronizzati in qualche modo. Oppure qualora se ne usasse uno più degli altri, ad esempio Whatsapp, e c’è l’effettivo bisogno che questo interagisca intelligentemente.

Le applet IFTTT già pronte per Whatsapp includono la possibilità di fare il backup delle foto di Whatsapp su un cloud o di notificare i messaggi Whatsapp di uno o più contatti su Slack, ma naturalmente se ne possono creare di nuove.

Poi ci sono applet per Instagram, fra cui postare foto o video automaticamente anche su Flickr o Pinterest o Twitter, salvare tutte le immagini Instagram su Dropbox o Evernote o Google Drive; oppure le applet per Facebook, ad esempio per postare automaticamente aggiornamenti di stato su pagine specifiche, per ricevere o inviare feed rss da e ad alcune pagine Facebook, per condividere sul profilo tutti gli aggiornamenti del canale Youtube o per accendere le luci di casa ogni volta che si viene taggati su Facebook.

Olivia Calò

Giornalista, cantante, coach, musicista. Scrivo per testate online dal 2006 (Blogo, Cosmopolitan, Nanopress, Mondadori), canto molti generi, dal lirico al rock (in gruppi vocali a cappella come il Minuscolo Spazio Vocale e in band metal come i Synthesion), insegno canto, dirigo cori in licei e aziende, ma coordino anche un ufficio, e suono il sassofono in una banda paramilitare, oltre alla batteria a tempo perso. Chi sono dunque? Una che non è mai stata semplice, una che non si accontenta, una che cade spesso e si rialza sempre, anche quando attraversa in moto la città più bella del pianeta, quella che vedo dalla mia veranda sul mondo. Sono felice quando leggo, quando viaggio, quando guardo, quando imparo. Quando mordo la vita. Con me stessa. Con la mia famiglia. E con gli amici.

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