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I 12 sport che i bambini devono praticare

I bambini devono praticare sport. Vero. Ma non tutte le attività sono consigliabili. O meglio, a seconda delle età, i pediatri consigliano una disciplina piuttosto che un’altra. Se quelli al di sotto dei 2 anni, hanno più che altro bisogno di divertimento e giochi all’aria aperta, dai 3 ai 5 è possibile iniziare con la corsa, il nuoto e la palla. Tra i 6 e i 9 anni, si può cominciare a pensare a uno sport organizzato che, dai 10 ai 12 anni, deve lasciare spazio allo sviluppo delle capacità motorie.

Nuoto

Il nuoto è l’attività migliore, anche nei primi anni di vita, con i genitori per i più piccoli. Aiuta la coordinazione e migliora la sicurezza in acqua. Non si rischiano traumi perché l’acqua toglie peso. I corsi iniziano dai tre anni, l’attività agonistica dagli 8. Può affiancare altre attività come il tennis e la scherma.

Ciclismo

Dai 4 anni in poi, l’ideale è il ciclismo. Stimola equilibrio, autostima, permette di trovarsi davanti a situazioni nuove e di risolverle. E’ uno sport asimettrico che predilige gli arti inferiori, ma permette anche di coordinare i movimenti e, cosa che non guasta, dà i primi rudimenti sulle regole della strada. Dai 12 anni è possibile praticare attività agonistica.

Arti marziali

Karate e judo. Il primo richiede coordinazione neuromotoria, poco sviluppata al di sotto di una certa età. Per fare judo, serve una certa forza, che inizia a svilupparsi solo verso gli 8 – 9 anni, per poi completarsi negli anni successivi. Per i bambini timidi e insicuri vanno benissimo perché infondono fiducia, per quelli vivaci sono utili perché insegnano a controllare la propria aggressività. Per il karate, l’attività agonistica è preferibile dagli 11 anni, per il judo dai 14.

Pattinaggio

Altro sport indicato per i bambini è il pattinaggio, dai 5 anni in poi. Permette di socializzare e di trovare l’equilibrio, pur essendo asimmetrico. Come il ciclismo, sviluppa le capacità di coordinazione. Dai 7 anni in poi si può iniziare l’attività agonistica.

Atletica leggera

A 6 – 8 anni può essere un gioco e non deve diventare un ‘lavoro’. Un bambino di questa età non tollera carichi e sforzi prolungati. L’atletica leggera richiede capacità di coordinazione neuro-muscolare e capacità metaboliche. Fino all’adolescenza, dunque, sarebbe meglio parlare di pre-atletica. Dai 16 anni in poi, invece, si può iniziare a pensare all’attività agonistica vera e propria.

Ginnastica artistica

Come ottenere i risultati migliori? Cominciando un anno prima della scuola. Il bambino ha infatti ottima elasticità articolare e, allenandosi anche poche ore, migliora la coordinazione dei movimenti. Praticando la ginnastica artistica, il bambino vede svilupparsi in maniera simmetrica la muscolatura. Sviluppa il colpo d’occhio e la capacità di reazione, mantiene a lungo la perfetta flessibilità delle articolazioni, diventa capace di coordinare i movimenti. L’unica controindicazione è la presenza di alterazioni, congenite o di origine traumatica, alla colonna.

Calcetto

Il calcetto non può mancare, ma solo dai 7-8 anni. Prima il bambino è troppo piccolo per capire tutte le regole di uno sport di squadra. Prima del calcetto si può praticare il minicalcio, in un campo ridotto, con porte più piccole e senza ruoli. Migliora le capacità respiratorie, favorisce lo sviluppo dello sport di squadra. Favorisce la coordinazione, sviluppa velocità e resistenza, privilegia gli arti inferiori soltanto e può scatenare una competizione esagerata. Per l’attività agonistica, meglio attendere i 12-13 anni.

Basket e pallavolo

Possono iniziare a 7-8 anni con corsi specifici per bambini: minibasket e minivolley. Sono attività complete, che permettono sia alle gambe sia alle braccia di lavorare. Non solo: sviluppano i muscoli paravertebrali e quelli addominali. Stimolano la coesione, precisione e abilità. L’attività agonistica è consigliabile dai 12-13 anni.

Tennis e scherma

Sono sport asimettrici perché fanno lavorare solo alcune parti del corpo, in particolare gli arti superiori. I corsi possono iniziare a 7-8 anni, ma è necessario fare prima una preparazione generica, per riequilibrare la simmetria dell’allenamento. Poi si può apprendere la tecnica. Sviluppano molto la concentrazione e la disciplina. Per la scherma, l’agonismo può cominciare a 8 anni, per il tennis a 10.

Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli è stato collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e sport.

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