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Categories: Ambiente

Hyundai IONIQ, Nanopress testa la tecnologia ibrida

Guidare un’auto ibrida quando non si è abituati può da subito creare qualche grattacapo. Il più frequente? Si accende l’auto, non si sente il rumore del motore termico e … si riprova ad accendere l’auto quando in realtà la stesso è già azionato. Ebbene sì, in quanto la totale mancanza di un sound comune ad un’accensione può trarre in inganno. Ma sereni. Con Hyundai IONIQ Hybrid difficilmente si sbaglia. Tutto è segnalato con la massima precisione e la giusta illuminazione.

La prima cosa che si guarda quando si sale su

Hyundai IONIQ Hybrid con una sorta di curiosità è questo quadro strumenti fuori dal comune. Livello power charge sulla sinistra, contachilometri al centro e livello carica batteria elettrica sulla destra. Si percepisce subito che ci si mette al volante di un’auto come dire, fuori dal comune. Alla guida la berlina coreana restituisce da subito una sensazione di relax.

La posizione di guida è quella tipica di una berlina del segmento C con spazio da vendere e l’armonia all’interno dell’abitacolo che non manca. Semplice, con una plancia pratica e una strumentazione molto intuitiva, IONIQ mette a suo agio chi è al volante, senza però togliere quel pizzico di sportività. Il volante a 3 razze con dettagli cromati, il cambio automatico a 6 rapporti a doppia frizione (che rende la cambiata molto simile a quella di un cambio manuale), la modalità SPORT (che agisce sui parametri di velocità, come cambio marcia più veloce, accelerazione, risposta al volante) e la strumentazione digitale, trasportano ad avere un’esperienza di guida di fatto più appagante.

Ma la nostra attenzione è particolarmente legata ai consumi per capire quanto questa ibrida coreana, che punta a diventare il best seller del segmento, dia soddisfazioni al portafoglio oltre che garantire una mobilità “green” per emissioni di Co2. Scopriamo quindi che nel menù dell’infotainment di IONIQ, gestibile dal touch screen 8” montato sulla plancia centrale, c’è una grafica eccelsa che riporta il livello di consumi di IONIQ in real time. L’abbinamento del motore elettrico con il motore termico favorisce i consumi in città in quanto l’utilizzo della parte elettrica è più frequente e le frenate che azionano l’energia cinetica, che ricarica la batteria, sono più frequenti. Si riesce ad arrivare ad una media di 18-19 Km/litro. Vantaggioso per chi percorre molti chilometri in città. E con parsimonia si passa da un livello ECO 3, quindi non performante, ad un livello ECO 7.

Il massimo che si può raggiungere come livello ECO è 8. Purtroppo noi non ci siamo riusciti anche se su un percorso misto a basse velocità credo sia fattibile. Il discorso cambia però in autostrada, che abbiamo imboccato a Milano e percorso per oltre 250 Km fino a raggiungere Padova. Si perdono chiaramente i vantaggi della trazione ibrida e il motore termico deve lavorare di più rispetto all’elettrico impegnato a gestire il consumo della batteria non ricaricata a dovere da frenate frequenti. Sebbene il livello si riesca a mantenere su un ECO 7 i consumi salgono a 16 Km/litro. Se si schiaccia sull’acceleratore sino a raggiungere i 160 Km/h si scende a livello ECO 4 con consumi che si aggirano intorno ai 13-14 Km/litro.

Ad alte velocità la stabilità è davvero sensazionale anche grazie alla sua struttura con l’inserimento di sospensioni multilink e un baricentro ribassato. Grande maneggevolezza è data anche dall’aerodinamica di IONIQ estremamente performante. Aerodinamica che fa pagare però in termini di visibilità nel lunotto posteriore diviso dall’elegante alettone e dalla mancanza del tergilunotto che può non essere piacevole in condizione di pioggia.

Ad intervenire sulla visibilità durante le manovre di retromarcia la telecamera posteriore e i sensori di collisione sono ineccepibili. Sistemi avanzati per l’ausilio alla guida non mancano come ad esempio il radar per la distanza di sicurezza, il controllo per il mantenimento della carreggiata e i sistemi di avviso della presenza di un automobile nell’angolo cieco. Il touch screen ha una grafica ben realizzata ed è di facile utilizzo oltre che ottimamente posizionato. Il navigatore si fa apprezzare per precisione e cartografia in 3D.

L’effetto del pedale del freno è morbido e modulare. Non si ha mai la sensazione del passaggio dalla “frenata elettrica” (quella che riproduce l’energia cinetica al rilascio dell’acceleratore) alla frenata con i classici dei dischi imposta da noi. E da ferma la IONIQ restituisce un perfetto silenzio. IONIQ per noi introduce un nuovo concetto, il piacere di guida di una ibrida. E con tutta la tecnologia al suo posto.

Riccardo Mantica

Nell’editoria online dal 2001 quando scrivere per il web era una chimera. Pubblicista dal 2005, blogger per caso nel 2010, ha vissuto l’avvento del web 2.0 e dei social network condividendone gioie e dolori. Le passioni coltivate negli anni per sport, motori e tecnologia sfociano oggi anche nel panorama della mobilità sostenibile. Il motto preferito? Guardare sempre avanti senza dimenticare il passato. Stay tuned!

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