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Cultura

High-waist addio: il ritorno dei jeans a vita bassa

I jeans a vita bassa in blu denim erano per la vita notturna degli anni 2000 come l’abbigliamento dei gladiatori era per gli anni del Colosseo nell’antica Roma.

Low rise jeans – Nanopress.it

Duemila anni fa, giovani innocenti furono spinti in un’arena pubblica per combattere contro i leoni solo per il divertimento delle masse di spettatori. Avanti veloce di due millenni e furono Britney Spears, Paris Hilton e Lindsay Lohan ad essere gettate in pasto ai lupi. Così come le icone di oggi dopo il ritorno della low-weist. 

Il ritorno dei jeans a vita bassa

La carne abbronzata del torso è stata nuovamente scoperta, questa volta tra cinture che sfiorano le anche e giubbotti rimpiccioliti. É l’aspetto distintivo di un’epoca in cui i tatuaggi sulla parte bassa della schiena erano conosciuti, con disinvolta misoginia, come ‘timbri da vagabondo’. Ad ogni modo oggi il basso sta tornando in alto e le celeb cavalcano l’onda: Dua Lipa con l’inizio del nuovo anno ha indossato un mini-abito argentato di Ludovic de Saint Sernin tagliato così in basso sul retro da esporre la maggior parte del suo intimo bianco. Julia Fox ha pubblicato un video tutorial su Instagram che mostra come trasformare un paio di normali jeans in un look da sera facendoli diventare un reggiseno a fascia in denim. E non dimentichiamo l’addome teso di Bella Hadid, che abbiamo visto così tante volte da poterla riconoscere solo dal suo ombelico.

Julia Fox – Nanopress.it

Le sfilate in passerella che hanno presentato in anteprima i look che stanno per uscire questa primavera hanno visto jeans a vita bassa da Givenchy, pantaloni cargo che scoprono la pancia da Fendi e pantaloni sottili e affusolati con ritagli di strass che incorniciano le ossa dei fianchi da Stella McCartney. Si, proprio così: cinque anni trascorsi a perfezionare l’arte di infilare un maglione dei nostri jeans e quando finalmente prendiamo confidenza ecco il ritorno della vita bassa, che ha annunciato la fine del French tuck, mossa in cui si spinge un pezzetto di tessuto dietro il bottone di chiusura anteriore dei pantaloni, e il ritorno del body sgambato.

Per una versione a vita bassa di livello principiante, Isabel Marant ha reso i pantaloni a vita bassa chic e indossabili in uno dei suoi spettacoli di Parigi l’anno scorso, indossati sopra un top leggero, a maniche lunghe e aderente al corpo. Per un denim a vita bassa facile da indossare il modello di Levis, che ha un rialzo alto nella parte posteriore e una gamba leggermente morbida, è perfetto. L’hardcore della moda, tuttavia, andrà basso e attillato, abbracciando il ritorno del perizoma ‘a coda di balena’ e, come Dua Lipa, Cardi B e Megan Thee Stallion, un piercing all’ombelico.

Alexander McQueen, sfilata – Nanopress.it

L’autrice ed ex redattrice di moda Gabrielle Korn dedica un intero capitolo del suo libro, Everybody (Else) Is Perfect: How I Survived Hypocrisy, Beauty, Clicks and Likes, a raccontare com’è vivere con la tirannia dei jeans a vita bassa durante l’adolescenza 00s:

“Il tempo di Destiny’s Child, Britney Spears, Kate Hudson, Keira Knightley e Paris Hilton, e tutti i loro corpi minuscoli con le loro pance lunghe e piatte, scavate tra le loro ossa dei fianchi appuntite… alla fine ho capito che sarebbero andate bene ‘giusto’ se semplicemente non ho mangiato fino a cena per un numero sufficiente di giorni e poi settimane di fila, quindi è quello che ho fatto.”

Korn mette in relazione ciò che venne dopo, l’ascesa dei pantaloni a vita alta nella moda, con un’epoca in cui le donne e le minoranze iniziarono a sentirsi più sicure nella cultura statunitense. Per molti, l’ascesa dei pantaloni a vita alta ha annunciato l’allontanamento da una cultura in cui i corpi delle donne erano un gioco leale. Ma mentre molte donne indietreggiano davanti a una silhouette che sembra richiedere un addome magro, altre si sentono poco sicure nelle forme a vita alta, che sono più spesso in mostra su donne con vita sottile e un drammatico rapporto fianchi-vita. Alexander McQueen, che nel 1996 mise in passerella dei pantaloni provocantemente bassi ‘da barbone’, disse che voleva:

“allungare il corpo, non solo mostrare il sedere. Per me, quella parte del corpo, non tanto i glutei, ma la parte inferiore della spina dorsale, è la parte più erotica del corpo di chiunque, uomo o donna”.

Il designer Rok Hwang, che nella sua collezione Rokh per la scorsa primavera ha messo gonne con la cintura scollata per mostrare l’ombelico, ha detto che la sua ispirazione è venuta ‘dall’energia radicale‘ degli anni 2000, quando era studente alla Central Saint Martins. Lo stesso ha detto:

“Dopo la pandemia, volevo sentirmi un po’ più ottimista e leggero, perché penso che abbiamo indossato molti vestiti pesanti.”

Donne e ragazze hanno passato secoli a lottare per il diritto di indossare i pantaloni. Al lavoro o a scuola, a cavallo o sul tappeto rosso e hanno fatto passi da gigante: simbolo di liberazione, di uguaglianza e di una vita vissuta con coraggio. Questo è forse più vero che mai, con il ritorno dei cinturini bassi, perché questi sono solo per i coraggiosi.

Aurora de Luca

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