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Guida in stato di ebbrezza: tutto quello che serve sapere

Il problema della guida in stato di ebbrezza è molto serio. Non si contano più ormai le persone morte o rimaste gravemente ferite in seguito ad incidenti causati da un guidatore in stato di ebbrezza. Dovrebbe essere sottinteso capire che alcool e volante non vanno d’accordo. Invece accade, eccome. Le cronache sono piene di morti provocati da guidatori ubriachi. C’è ancora molta confusione sull’argomento. Cerchiamo di fare chiarezza.

PERCHE’ E’ PERICOLOSO
Per il momento accantoniamo l’aspetto normativo. Perché guidare dopo aver bevuto è pericoloso? Perché l’alcool danneggia alcune funzioni del cervello. Come? L’alcool viene assorbito da stomaco e intestino; finisce nel sangue, il quale lo trasporta alle cellule cerebrali. La metabolizzazione, cioè l’eliminazione, dell’alcool dal nostro organismo viene eseguita dal fegato. Mediamente occorrono da 7 ad 8 ore.

Quali funzioni del cervello vengono danneggiate? Parecchie. Ad esempio l’attenzione: facciamo fatica a concentrarci sulla strada. La percezione sensoriale: i riflessi sono rallentati e la vista è confusa. La capacità di compiere valutazioni: non capiamo se siamo troppo veloci per la curva che stiamo per affrontare; oppure se l’auto che arriva in direzione opposta mentre stiamo superando è sufficientemente lontana da noi per evitare un frontale; ancora peggio, crediamo di avere il pieno controllo perché ci sentiamo allegri. Crediamo, appunto.

Sappiamo che il limite legale del tasso alcolemico, cioè della concentrazione di alcool nel sangue, è di 0,5 grammi per litro. A quel livello però la nostra capacità di guidare è già compromessa, anche se non ci possono multare. Il campo visivo laterale è ridotto, significa che non vediamo più se qualcuno ci sta superando o, ancora peggio, se mentre superiamo c’è qualcuno ai nostri lati: auto, moto, bici, pedone. A 0,5 g/l i tempi di reazione sono già ridotti, quindi se c’è un ostacolo davanti a noi tardiamo troppo a frenare o sterzare. Diminuisce anche la coordinazione dei movimenti; per cui non riusciamo più a manovrare bene lo sterzo e i pedali.

Tutto questo accade prima ancora che la nostra bevuta diventi illegale. Ma i problemi cominciano ancora più presto: infatti già a 0,2 g/l siamo più stanchi e distratti del normale. Gli scienziati hanno ricavato questa regoletta semplice: se il rischio d’incidente è pari a 1 quando siamo sobri, diventa 1,4 con tasso alcolemico di 0,2; diventa 11 con tasso a 1; diventa 380 con tasso superiore ad 1,5. Significa che quando guidiamo ubriachi l’incidente è una certezza.

NON SONO TUTTI UGUALI MA TUTTI DIVENTANO UBRIACHI
Io reggo bene l’alcool, che problema c’è?” Falso. Questa è pura autoillusione. Ragionare in questo modo è il primo passo per un incidente. E’ vero che ci sono differenze basate su sesso, peso corporeo, età, stato di salute. Di solito il tasso alcolemico sale più rapidamente: nelle persone che pesano meno; nelle donne; nelle persone più giovani; a stomaco vuoto; in chi è meno abituato a bere. Ma poi sale per tutti e in tutti raggiunge lo stesso livello e provoca gli stessi problemi.

Tuttavia un uomo di 90 Kg, proprio perché l’alcool impiega più tempo ad entrare in circolo, è portato a bere di più di una donna di 45 Kg, “perché io lo reggo“; quindi si ubriaca nello stesso tempo. Altra illusione fatale: “io sono abituato“. Ma un bevitore abituale, così come chi è molto sovrappeso, avrà anche un fegato che funziona male, per cui impiegherà più tempo del normale a smaltire l’alcool. Nessuna persona è immune.

QUANTO E COSA POSSIAMO BERE
E’ impossibile stabilire esattamente quanto alcool si può ingerire prima di sentirne gli effetti, proprio perché le reazioni sono molto diverse da persona a persona. Tuttavia ci sono dei punti di riferimento. Ad esempio una birra piccola (33 centilitri) a gradazione normale, 5 gradi, provocherà un tasso di 0,56 in una donna di 45 Kg a stomaco vuoto e di 0,32 in una di 80 Kg; a stomaco pieno i valori rispettivi saranno di 0,32 e 0,18; un uomo di 55 Kg a digiuno avrà invece 0,35 e uno di 90 Kg 0,22; a stomaco pieno i tassi saranno di 0,20 e 0,12.
Per cui già dopo aver bevuto una birra piccola una donna molto magra rischia la multa. Ma anche tutti gli altri sono compromessi nelle capacità di guida, basta qualche minuto in più. Inoltre tutte le quantità di alcool ingerite si sommano: se bevo un bicchiere di vino e dopo 4 ore ne bevo un altro, mi serviranno almeno 11 ore per eliminarlo completamente, non più 7.

Mediamente, un bicchiere da un quarto di vino a 12 gradi farà salire il tasso a 0,5 in un uomo di 70 Kg e a 0,6 in una donna dello stesso peso; mezzo litro di birra a 7 gradi equivale rispettivamente a 0,6 e 0,65. Il ministero della salute sul proprio sito web pubblica delle tabelle complete sui vari tipi di alcoolici e gli effetti in base a peso e sesso; tuttavia non vanno prese come certezze assolute valide per tutti, ma solo come parametri medi.

Infine, esistono molte leggende metropolitane sui presunti “trucchi” per abbassare il tasso alcolemico. Totali idiozie. Poiché solo il lavoro del fegato elimina l’alcool, e ha bisogno almeno di 7 ore nelle migliori condizioni, qualsiasi altra sostanza si ingerisca (patate, cipolle, liquirizia, zucchero e altre cretinate che affollano il cervello di chi non si informa correttamente) appesantirà il lavoro del fegato, aumentando quindi i tempi di smaltimento.

MULTE PESANTI E CARCERE
Infine le leggi. Guidare in stato di ebbrezza è un reato. Ci sono tre livelli di sanzioni. Tasso tra 0,5 e 0,8: multa da 500 a 2.000 euro e sospensione patente da 3 a 6 mesi; tra 0,8 e 1,5: multa da 800 a 3.200 euro, arresto fino a 6 mesi, sospensione patente da 6 mesi ad un anno; oltre 1,5: multa da 1.500 a 6.000 euro, arresto da 6 mesi ad un anno, sospensione patente da 1 a 2 anni, sequestro o confisca del veicolo. Per qualsiasi tasso superiore a 0,5 vengono inoltre tolti 10 punti dalla patente.
Chi si rifiuta di sottoporsi al test alcolemico commette un reato, punibile con le stesse pene previste per la guida oltre un tasso di 1,5.

Da marzo 2016 inoltre c’è il reato di omicidio stradale. Se guidando ubriachi provochiamo un incidente in cui muore qualcuno, rischiamo una condanna da 2 a 12 anni di reclusione, a seconda del tasso alcolemico e della gravità dell’incidente. Le pene aumentano se si aggiungono l’eccesso di velocità e altri gravi violazioni del codice; per chi scappa la pena è aumentata da un terzo a due terzi e non può essere inferiore a 5 anni.

Roberto Speranza

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