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Un uomo, di nome Manuel Nava Rro, è stato colpito da un video che aveva visto in rete in cui veniva grattata la buccia di una mela. Ha deciso, quindi, di riprovare lo stesso esperimento e ne ha tratto un filmato che, diffuso sul web, è stato oggetto di moltissime visualizzazioni. L’uomo ha provato a grattare la buccia di una mela comprata al supermercato e si è accorto che se ne ricavava una sostanza dalla consistenza molto simile a quella della cera. Una sostanza bianca molto inquietante, che fa riflettere in tema di sicurezza alimentare e che, se bruciata, aveva un odore molto simile a quello prodotto dalla plastica.
Il video realizzato da Manuel Nava Rro è stato pubblicato su Facebook e in poche ore ha fatto il giro del mondo, suscitando varie preoccupazioni. Di fronte al video c’è da chiedersi se siamo veramente sicuri di ciò che mangiamo. Allo stesso tempo ci si chiede anche che cosa è possibile fare per difendersi dall’uso di sostanza improprie, che non solo potrebbero compromettere la salvaguardia dell’ambiente, ma anche la salute pubblica. Non si può sapere con certezza che sostanza sia quella che esce fuori dalla mela grattata, ma secondo alcuni esiste la probabilità che si possa trattare di morfolina. Quest’ultima è una sostanza additiva per la cera lucidante delle mele, che non dovrebbe essere utilizzata, secondo quanto stabilito dalla legislazione europea, che la considera nociva. L’uso di morfolina è legale negli Stati Uniti, in Canada e in America Latina.
Ecco che quindi qualche sospetto potrebbe sorgere, visto che molte delle importazioni di mele in Europa arrivano proprio dall’America del Sud. Il problema per la sicurezza alimentare in Europa consiste anche nel fatto che non c’è una strategia unica in tutti i Paesi europei riguardo all’uso della morfolina. In alcuni casi l’uso è consentito, proprio per questo sono intervenuti anche operatori internazionali del settore, che hanno chiesto alla Commissione Europea di armonizzare le norme che riguardano questa sostanza. Secondo il parere Food Standards Agency, l’esposizione alla morfolina riscontrata nelle mele non dovrebbe comportare particolare rischi per i consumatori, ma sicuramente questi ultimi ne farebbero volentieri a meno. Esistono tante alternative, anche nell’ambito del mercato internazionale, offerte soprattutto dalle mele senza additivi o biologiche, che rappresentano una valida scelta, senza pericoli.
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