[didascalia fornitore=”ansa”]prove dinamiche airbag[/didascalia]
Continua la campagna governativa per la sostituzione dei dispositivi Airbag di marca Takata. Oltre un milione di auto munite del dispositivo prodotto dall’azienda giapponese, e, ritenuto potenzialmente letale, sono state aggiunte a una lista di richiami dall’ente di sorveglianza degli affari dei consumatori (Australian Competition and Consumer Commission). Questi dispositivi, secondo le stime, avrebbero causato la morte di 23 persone e il ferimento di altre 180.
Gli airbag difettosi, una volta attivati, possono proiettare schegge di metallo quando il meccanismo propellente è esposto ad alti livelli di umidità. L’ente australiano regolatore della concorrenza denuncia il fatto che i dispositivi non garantirebbero quindi standard di sicurezza sufficienti in tutte le condizioni. Nella lista diffusa dall’ente ci sono diversi modelli a cui si impone la sostituzione degli airbag, tra cui Audi A5, Mercedes-Benz Classe C, Ford Mondeo e Toyota Yaris.
A fine febbraio il governo australiano aveva già ordinato il richiamo di quasi 4 milioni di auto munite di airbag Takata. L’azienda giapponese di componentistica per automotive è stata protagonista della più grande campagna di richiamo della storia, che ha interessato finora oltre 100 milioni di automobili in tutto il mondo. Il vice ministro del Tesoro australiano Michael Sukkar ha raccomandato agli automobilisti di assicurarsi che le loro case o i loro concessionari abbiano i dati dell’airbag montato sull’auto in possesso. “Se non lo fate sostituire, assumete un grave rischio in termini di sicurezza personale” ha infine dichiarato il ministro.
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