Autonomia: la premier Giorgia Meloni afferma di voler unire l’Italia, evitando la creazione di territorio più avvantaggiati rispetto ad altri.
Un’Italia unita e non divisa per regioni più avvantaggiate rispetto ad alte. Questa è l’idea della premier Giorgia Meloni riguardo alla questione dell’autonomia regionale e in relazione alla bozza del ddl che è arrivato all’esame del pre-Cdm. No a territori di serie A e di serie B ha sottolineato il primo ministro. Dall’opposizione arrivano le prime critiche al testo, firmato da Calderoli, definito “inaccettabile“, in quanto creerebbe ulteriore divari nel paese.
In merito alla bozza del ddl Autonomia, la premier Giorgia Meloni esprime la sua posizione in merito alla questione, affermando che ha in mente un’Italia unita e non divisa per regioni che mostrino divari territoriali e sul piano dei servizi.
“Noi vogliamo unire l’Italia“, afferma il primo ministro, rifiutando categoricamente l’idea che “ci siano territori e servizi di serie A e di serie B”. Il ddl andrà in Consiglio dei ministri nella giornata di giovedì 2 febbraio 2023.
Il testo sull’autonomia è stato firmato da Roberto Calderoli e sarà sottoposto a un primo esame preliminare nel Cdm. Diversi sindaci del sud Italia avevano chiesto, al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo stop di tale testo che, secondo loro, incrementerebbe ulteriormente il divario che intercorre tra le regioni del settentrione e quelle del meridione.
In merito alle differenze che andrebbero a crearsi con l’approvazione definitiva del ddl Autonomia, il Presidente del Consiglio tiene a precisare che il loro obiettivo è quello di creare unione tra le varie regioni dello Stivale e di garantire “servizi e diritti uguali per tutti“.
Lo Stato, in quest’ottica, sarà “al servizio dei cittadini” e nessuno si sentirà tagliato fuori o “figlio di un Dio minore”, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, non la pensa come il primo ministro, alla quale fa notare che, da diverse settimane, sta lavorando, con il suo governo, “a un progetto per spaccare il paese in due“.
Anche dal PD arrivano le opposizioni al ddl Autonomia, partito che ha già annunciato una dura opposizione ai tagli e alla privatizzazione del sistema sanitario pubblico, in quanto – dalle opposizioni – il progetto di Calderoli è considerato “inaccettabile“, secondo Elly Schlei, candidata alla segreteria del PD.
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