Un tribunale amministrativo tedesco ha vietato a una ragazza di 18 anni di indossare la niqab, il velo islamico che lascia vedere solo gli occhi, durante le lezioni. La studentessa, che frequenta una scuola serale di Osnabrück, aveva richiesto di poter entrare in aula con il velo, ma il tribunale ha respinto il ricorso presentato dalla giovane.
La ragazza, originaria di uno Stato dell’ex-Jugoslavia, non si è presentata in aula a causa del clamore mediatico suscitato dalla vicenda. La scuole le aveva proibito di indossare la niqab per la difficoltà di identificare la ragazza anche durante i test. Molti docenti non hanno approvato la decisione presa dall’istituto, schierandosi a favore dell’insegnamento del rispetto delle diverse culture.
Il caso ha creato una spaccatura nell’opinione pubblica negli stessi giorni in cui in Francia si è discusso molto sulla decisione dei sindaci di vietare il burkini in spiaggia fortemente appoggiata dal primo ministro Manuel Valls. Mentre l’Italia si schiera a favore della libertà di culto, la Germania opta per una via di mezzo.
Non è ancora stata presa alcuna decisione ufficiale ma l’intenzione è quella di vietare burqa e niqab in alcuni luoghi pubblici quali appunto le scuole. La stessa Angela Merkel si è espressa pochi giorni fa: “Dal mio punto di vista, in Germania una donna completamente velata ha poche possibilità di integrarsi”. La Cancelliera ha infatti dato pieno sostegno alla decisione del ministro dell’Interno, Thomas de Maizère di vietare il burqa negli uffici pubblici, in manifestazioni e alla guida di auto.
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