In due diverse esplosioni avvenute nella sedi dell’industria chimica Basf a Ludwigshafen, e Lampertheim, in Germania, alcune persone sono rimaste ferite. La compagnia, sul suo profilo Twitter, ha chiesto agli abitanti delle due città vicino a Francoforte sul Meno, distanti tra loro una trentina di chilometri, di evitare di stare all’aperto e di tenere chiuse le porte e le finestre.
La compagnia Basf ha lanciato un appello agli abitanti di Ludwigshafen, postando un messaggio sul suo profilo Twitter nel quale si chiede alla popolazione di evitare di stare all’aperto e di tenere chiuse le porte e le finestre. Mentre la polizia ha twittato un messaggio rivolto agli automobilisti in circolazione nella zona. Al momento non sono ancora chiare le cause che hanno portato all’incidente.
La prima esplosione è avvenuta nel porto nord dell’impianto di Ludwigshafen, dove si lavora gas e petrolio. Oltre ai feriti, diverse persone risultano ancora disperse. Sul posto sono impegnati i vigili del fuoco che stanno lavorando per evitare che l’incendio colpisca altre zone, anche se i fumi densi e neri si stanno propagando nell’aria.
A Lampertheim, dove si trova un impianto di additivi plastici, l’esplosione non avrebbe causato allarme ambientale, mentre a Ludwigshafen, come visto prima, la compagnia ha chiesto agli abitanti di chiudersi in casa per l’allarme legato a sostanze tossiche diffuse nei fumi degli incendi.
Secondo Basf, quattro lavoratori sono rimasti feriti nel primo incidente a Ludwigshafen, e sono stati portati in ospedale. Nel secondo incidente – a Lampertheim – il numero dei feriti non è stato precisato, è stato riferito soltanto che sono “numerosi”. In seguito alle due esplosioni l’industria chimica Basf ha sospeso tutte le attività negli impianti coinvolti.
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