Frequentano+siti+porno+e+vengono+ricattati%3A+richiesti+1.200+euro
nanopressit
/articolo/frequentano-siti-porno-e-vengono-ricattati-richiesti-1-200-euro/393470/amp/
Cronaca

Frequentano siti porno e vengono ricattati: richiesti 1.200 euro

Truffa via e-mail per frequentatori assidui di siti porno: richiesto pagamento di 1.200 euro per non pubblicare foto compromettenti degli interessati. 

Collegarsi a siti pornografici – Nanopress.it

Hanno frequentato siti pornografici per poi essere stati ricattati. È accaduto a Sulmona, in provincia de L’Aquila. Nei fatti, sono coinvolte molte ragazze di giovane età che hanno ricevuto un e-mail in cui si intimava ai malcapitati di pagare subito 1.200 euro, in bitcoin, altrimenti le loro foto, in atteggiamenti compromettenti, sarebbero finite in rete.

Ricatto dopo aver visitato siti porno: richiesti 1.200 euro

Diversi frequentatori abituali e assidui di siti pornografici hanno ricevuto, via e-mail, una richiesta di pagamento, pari a 1.200 euro, da truffatori che minacciavano di divulgare le loro immagini compromettenti, riprese dalla videocamera del loro computer, se non avessero pagato la somma richiesta mediante bitcoin.

Gli hacker, dunque, continuano ad attuare quello che viene definito il sextortion, ossia l’estorsione di denaro facendo leva sulla navigazione che gli utenti mettono in atto in portali a luci rosse.

La polizia postale, però, è stata allertata da numerose segnalazioni di e-mail truffa in cui si richiedeva la somma per evitare la diffusione di materiale fotografico sensibile che riguardava i diretti interessati.

Polizia postale – Nanopress.it

L’email ricevuta: si tratta di truffa, è bene diffidare

Come per le e-mail che si ricevono da parte di fantomatiche polizie che richiedono la nostra attenzioni o da sedicenti benefattori, anche nel caso delle comunicazioni di posta elettronica in cui si ricatta per avere soldi in cambio di silenzio, si tratta di truffa.

Diffidate, qualora riceviate e-mail che sono palesemente inviate al fine di estorcere solamente soldi ai malcapitati di turno.

Di solito, viene detto all’utente che l’hacker in questione è riuscito a fare accesso sui dispositivi che il ricevente usa per collegarsi in rete e che, da allora, ha controllato tutte le attività svolte, comprese quelle verso i siti porno.

Inoltre, è richiesto un pagamento di diverse migliaia di euro, affinché presunte immagini compromettenti non vengano diffuse in internet. Il malintenzionato informa l’utente che, grazie a un Trojan, ha monitorato la sua navigazione, scoprendo che era un assiduo frequentatore di siti a luci rosse.

Pertanto, chiede riscatto, affinché suoi filmati compromettenti non vengano diffusi ai più in rete. Se si vuole evitare tutto ciò, allora il malcapitato ha 48 ore per effettuare il pagamento se non vuole avere problemi. Se riceveste tale e-mail, siete invitati a sporgere denuncia alla polizia postale che provvederà a rintracciare i truffatori tramite gli indirizzi web ad essi connessi.

Daniela Caruso

Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, da diversi anni lavoro nel mondo digitale. Appassionata di disegno, canto, viaggi e di prodotti di bellezza.

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

1 settimana ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

3 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

4 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

4 settimane ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

4 settimane ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago